Cile – Mons. Vargas alla vigilia della “Legge Araucanía” ricorda il debito con il popolo Mapuche

13 Giugno 2017

(ANS – Arica) – Si tratta di un conflitto di lunga data in Cile, che coinvolge il popolo indigeno dei Mapuche. “I Mapuche sono un popolo fortemente radicato alla propria terra e in questi ultimi anni hanno fatto notizia per diversi avvenimenti sfavorevoli”, ha scritto D. Ancalao. Uno dei temi caldi del conflitto riguarda mettere sul tavolo l’idea di negoziare spazi di “plurinazionalità” e “autonomia mapuche”. In questo campo, la Chiesa del Cile ha cercato di trovare un cammino di dialogo e mons. Héctor Vargas, salesiano, vescovo di Temuco, è uno dei garanti del processo.

Partecipando ad un laboratorio sulla realtà nazionale che si è tenuto il 9 giugno ad Arica, nel nord del Cile, mons. Vargas, ha raccontato la sua esperienza come membro della Commissione di Dialogo per la causa Mapuche: “sono stati sei mesi di continue vessazioni, da tutte le parti piovevano dure critiche. Appena sono stato nominato membro della Commissione, le reazioni sono state terribili. Non ho mai visto tante bugie, calunnie e denigrazioni gratuite”.

I lavori della Commissione consultiva per l’Araucania sono iniziati l’8 luglio 2016 e sono proseguiti fino al 23 gennaio di quest’anno, quando è stata consegnata la relazione finale al presidente Michelle Bachelet. Quasi sei mesi di lavoro per i 22 rappresentanti di vari settori dell’area durante i quali, secondo il Presule, non sono mancate le difficoltà ma anche gli episodi curiosi.

“Quando ci siamo incontrati la prima volta, eravamo 22 sconosciuti, dove la metà guardava di traverso l’altra metà - ha raccontato mons. Vargas –. Ognuno faceva i conti e, in linea di principio, ognuno difendeva il proprio settore. Fu allora che ho suggerito di non votare le proposte. Se solo uno di noi non era d’accordo, la proposta non veniva accettata. Alla fine siamo stati d’accordo su 70 proposte".

Nel concludere, il presule salesiano ha affermato: “secondo l’ultimo censimento, ci sono più di 200.000 Mapuche che vivono nella Regione Nona. Il popolo mapuche, e non sto parlando di gruppi estremisti che sono molto pochi, rimane estremamente tranquillo. Delle 3.500 comunità, non sono più di 40 quelle coinvolte nella violenza. Malgrado le 18 chiese bruciate, credo profondamente che, a parte gruppi estremisti e violenti, c’è un debito significativo con questo popolo”.

Alla fine di giugno dovrebbe essere pronto il progetto della “Legge Araucanía”. Il testo, elaborato in seguito alle conclusioni della Commissione consultiva, ha generato critiche ancor prima di entrare in Parlamento. In particolare le comunità accusano le autorità di non essere state prese in considerazione nel redigere la legge.

Fonte: Agenzia Fides

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".