India – Mons. Menamparampil lancia una preghiera per la pace nel Nord Est del paese

28 Giugno 2017

(ANS – Guwahati) – Un’organizzazione cristiana interconfessionale attiva nel Nord Est dell’India ha accolto con favore e rilanciato un’iniziativa ecumenica di preghiera proposta dal salesiano mons. Thomas Menamparampil, arcivescovo emerito di Guwahati, noto per i suoi numerosi sforzi per ottenere la pace in quella tumultuosa regione.

La proposta di mons. Menamparampil consiste in una “speciale preghiera ecumenica per la pace e l’armonia tra le comunità”. L’iniziativa è nata come risposta pacifica e spirituale ad un atto di vandalismo avvenuto nella cattedrale cattolica di Bongaigaon nella notte del 20 giugno, durante il quale è stato infranto il tabernacolo e rubati la pisside con le ostie consacrate e la scatola con le intenzioni, “che potrebbe essere stata scambiata con quella per le donazioni” come hanno riportato degli osservatori locali. “La comunità cristiana è profondamente ferita e si sente umiliata” aveva commentato poco dopo l’accaduto mons. Menamparampil.

La proposta di preghiera del vescovo salesiano è stato subito accolta con entusiasmo da parte del Forum Cristiano Unito del Nord-Est dell’India (UCFNEI, in Inglese) –gruppo che raduna organizzazioni cristiane cattoliche, presbiteriane e battiste – il quale ha pubblicato una dichiarazione nella quale rivolge un “appello appassionato a tutti i Cristiani, alle congregazioni, ai gruppi di amici, alle istituzioni e alle scuole, alle Chiese e alle organizzazioni ad offrire una preghiera il primo giorno di ogni mese dell’anno, a partire da agosto 2017, per la pace e l’armonia nella nostra società e nel nostro paese”.

Secondo l’arcivescovo salesiano “tutte queste iniziative a livello locale, come programmi di formazione, incontri e preghiere, rispondono tempestivamente al doloroso episodio di Bongaigaon”.

“Ciò che importa ai Cristiani della regione – hanno dichiarato i leader religiosi – è far fronte alla situazione di instabilità, alle atrocità accadute a diversi livelli, all’intolleranze religiosa e alle violenze in nome della religione, ai sentimenti etnici e settari, e tutti gli eventi indesiderabili che recentemente sono avvenuti”.

A tutto questo la risposta è un invito a “sostare per qualche minuto in preghiera, a lavoro, a scuola, in chiesa, sia con veglie e liturgie organizzate, sia a livello individuale, a seconda di cosa sia più conveniente” ha manifestato l’UCFNEI.

Fonte: Radio Vaticana

InfoANS

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