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Filippine – Sr Ashraf: “spero un giorno di vedere la prima comunità delle FMA in Pakistan”

06 Luglio 2017

(ANS – Canlubang) – Sr Julia Karen Ashraf è, dal 23 maggio scorso, la prima Figlia di Maria Ausiliatrice (FMA) del Pakistan. Attualmente le FMA non sono presenti in Pakistan, ma sr Julia ha conosciuto la loro spiritualità attraverso i Salesiani. Dalla comunità di Canlubang, Filippine, a cui è ora assegnata, racconta la sua storia vocazionale.

Sono nata a Lahore, Pakistan, quinta di 7 figli, in una famiglia cristiana – cosa per cui ringrazio Dio: i miei nonni e i miei genitori hanno avuto un ruolo importante nella mia formazione religiosa, sono stati miei primi educatori e catechisti e hanno cresciuto tutti noi in un’atmosfera in cui femmine e maschi hanno uguali diritti.

Sin da piccola ho sentito il desiderio di fare qualcosa di buono per i bambini poveri e le donne, dato che vedevo la mia famiglia che con le sue piccole risorse s’impegnava nel servizio al prossimo. A 13 anni ho sentito un forte bisogno di cercare il senso più profondo della mia esistenza, ho iniziato a mettermi in discussione e mi sono impegnata in molte iniziative di volontariato e ho iniziato a conoscere diverse congregazioni religiose, ma non trovavo la risposta esatta a ciò che cercavo e non ero soddisfatta, né in pace. Credo che sia stata l’Eucaristia a sostenermi in quell’epoca.

Avevo solo 15 anni quando incontrai i Salesiani, nel 1999. I miei due fratelli e una sorella lavoravano con loro e io rimasi colpita dalla vita di preghiera, dalla dedizione e dalla gioia di quei missionari, specialmente di don Hans Dopheide; così mi sentii attratta dalla controparte femminile della congregazione salesiana. Quando manifestai a don Dopheide il mio desiderio, mi disse “prega e aspetta” finché le FMA verranno anch’esse in Pakistan (i Salesiani stessi vi erano appena giunti). Dopo qualche anno un altro Salesiano mi diede un libro su Santa Maria Mazzarello e dopo averlo letto fui certa del mio desiderio di essere una FMA.

Tuttavia dovetti aspettare molto tempo: fino a 24 anni continuai a svolgere tante attività come catechista, Segretaria della Commissione Pakistana per la Bibbia Cattolica, frequentavo molte religiose di diverse congregazioni, ma sentivo che la mia strada era un’altra e continuavo a sperare di essere un giorno una FMA, sebbene era ancora un sogno molto improbabile, per l’assenza di una comunità nel mio paese.

Un sacerdote vicino alla mia famiglia mi suggerì allora di scegliere tra una congregazione femminile già attiva in Pakistan o la vita matrimoniale. In quel periodo pertanto accettai anche di fidanzarmi con un pretendente, ma a condizione che avrei aspettato fino al mio 25° compleanno per decidere se diventare suora o sposa. Fu appena 2 mesi prima di quella data che i Salesiani m’invitarono ad un incontro vocazionale a Quetta e il mio fidanzato, pur con dispiacere, rispettò la mia decisione.

Nel 2009, dopo un anno di preparazione con i Salesiani di Quetta, sono andata nelle Filippine per continuare il mio cammino vocazionale e ora il mio desiderio più grande è integrare i valori delle diverse culture con la mia cultura e il carisma salesiano, per riportare tutto in Pakistan e per promuovere la dignità della vita, delle donne e dei giovani. E spero e prego, con la volontà di Dio, di vedere un giorno la prima comunità FMA in Pakistan.

Oggi sono molto grata a tutti i Salesiani che sono stati e sono in Pakistan, in particolare a don Pietro Zago, don Julio Orego e don Julio Palmieri per il loro supporto spirituale e materiale per realizzare il mio sogno, così come alla Madre Generale delle FMA per avermi accettata nella congregazione e l’Ispettoria delle Filippine (FIL) per l’affetto e l’accoglienza fraterna.

Ai giovani voglio dire: “Dio sta aspettando il tuo sì, affidati a Lui, si prenderà cura delle tue preoccupazioni, sa cosa è meglio per te. Fidati di Lui e ti mostrerà quando, dove e come andare”.

Fonte: AustraLasia

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