Vaticano – Procede la causa del Servo di Dio don José Wech Vandor

02 Marzo 2016

(ANS - Città del Vaticano) – Il 18 febbraio 2016, nel corso del Congresso peculiare dei Consultori teologi, è stato dato parere positivo (9 voti su 9) in merito alla fama di santità e all’esercizio delle virtù eroiche del Servo di Dio José Wech Vandor (1909-1979), salesiano sacerdote, missionario nell’isola di Cuba, in tempi difficili per la Chiesa e per la Congregazione.

di don Pierluigi Cameroni, SDB
Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana

La “Positio” – che presenta in modo critico ed approfondito tutto l’apparato probatorio documentale e testificale riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio – ha avuto come relatore padre Zdzisław Kijas, OFM Conv., e come collaboratrice la dott.ssa Lodovica Maria Zanet. Un ricordo speciale va al salesiano don Raffaele Giordano, vice postulatore, a cui venne affidata, in fase diocesana, la causa di beatificazione e canonizzazione di don Vandor, e alla quale si dedicò alacremente fino al termine della sua vita.
Elementi strutturali della “Positio” sono: una breve presentazione da parte del Relatore; l’“Informatio”, ossia la parte teologica nella quale viene provato che il Servo di Dio ha esercitato in modo eroico tutte le virtù cristiane; i “Summarium” con le prove testificali e documentali; una biografia critica.

Don José Vandor, nacque a Dorog, Ungheria il 29 ottobre 1909. Confidò al suo parroco di voler diventare sacerdote e missionario. Questi lo presentò all’Istituto Salesiano di Peliföldszentkereszt, dove Vandor iniziò il percorso di formazione salesiana e compì il noviziato, fino all’emissione dei primi voti nel 1928. Otto anni dopo, il 5 luglio 1936, fu ordinato sacerdote. Nello stesso anno fu inviato come missionario a Cuba e realizzò, così, un sogno che coltivava nel segreto del suo cuore sin da bambino.

Fare il bene e occuparsi della salvezza delle anime sarà la sua unica preoccupazione nei 40 anni di lavoro in terra cubana. La sua personalità, la sua spiritualità e la sua creatività pastorale hanno lasciato segni profondi nella diocesi di Santa Clara, dove don Vandor giunse il 9 dicembre 1954 con lo scopo di farsi carico della costruzione dell’Istituto di Arti e Mestieri “Rosa Pérez Velasco” e dove curò pastoralmente la chiesa della Madonna del Carmine.

Don Vandor può essere accostato a san Francesco di Sales per la paziente docilità, la prudente dedizione, la sapienza illuminata nella direzione spirituale delle anime; e a san Giovanni Bosco per il dinamismo apostolico, l’amore ai più poveri, lo spirito di fede, la serena allegria e le maniere cordiali. Morì a Santa Clara l’8 ottobre 1979.

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