Grazie all’impegno dell’“Associazione Pro-Marinelli”, del lavoro qualificato e generoso di suor Grazia Loparco, Figlia di Maria Ausiliatrice (nativa di Locorotondo, come don Convertini), del contributo appassionato di don Dino Petruzzi, SDB, abbiamo tra le mani un vero dono che conferma come don Convertini abbia incarnato la spiritualità dei piccoli e degli umili a cui Dio rivela i suoi misteri e li rende strumenti efficaci della sua Grazia e della sua misericordia.
Le Lettere sono tra i pochi documenti rimasti del Venerabile Francesco Convertini e da esse traspaiono quella saggezza contadina e quel sano realismo di vita che ne fecero un evangelizzatore instancabile. Spese tutta la sua vita a questo scopo, sino agli ultimi istanti quando, ormai prossimo alla morte, trovava la forza di raccomandare questa o quella persona.
Le sue Lettere sono tutte pervase da quest’ansia. Si sente quasi ossessionato dal dovere di portare la lieta novella, parlare di Gesù, battezzare, aprire le porte del Paradiso ai moribondi. Non si riesce ad immaginare don Convertini fermo a un tavolino. La sua vita di missionario è stata un continuo viaggiare: in bicicletta, a cavallo e il più delle volte a piedi. Questo suo camminare a piedi è forse l’atteggiamento che meglio ritrae l’instancabile missionario.
L’ardore che infiamma il suo cuore di apostolo del Vangelo risuona anche sulle sue labbra: “Una volta missionario, sempre missionario!”; “Guai se non evangelizziamo!”; “Per loro tutto me stesso, anche le mie ossa!”; “Gesù ti ama, ecco perché ti amo!”; “Siete più preziosi di tutto il mondo!”; “In tutti regni Gesù!”; “Venga il Tuo Regno!”; “Gloria a Cristo, Jay Jisu!”.
Dalla presentazione di don Pierluigi Cameroni, SDB, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.