Sierra Leone – Maria, sopravvissuta e ferita in un incendio, torna a sorridere

10 Luglio 2018

(ANS – Freetown) – Maria era addormentata quando un corto circuito ha innescato un incendio che ha distrutto la casa d’accoglienza del programma “Girls Os” di Freetown, la casa salesiana che ospitava 34 minorenni vittime di abusi. Il caldo e il fumo l’hanno svegliata, ma lei non poteva più uscire dalla casa. Le sue mani e le sue urla attraverso le grate di una delle stanze gli hanno permesso di essere salvata, per merito di un giovane che, su una scala e con una pietra in mano, ha rotto le sbarre. Maria ha subito ustioni ai piedi, ma è tornata a sorridere e mantiene intatto il suo sogno di diventare un assistente sociale per aiutare altre ragazze come lei.

Tre giorni dopo la festa di Maria Ausiliatrice, il 27 maggio, Maria è rinata. “Maria Ausiliatrice ha compiuto un miracolo, perché io riuscivo a pensare solamente al 24 maggio e a chiedere alla Vergine che non morisse nell’incendio”, ricorda il missionario salesiano don Jorge Crisafulli.

Quando sembrava che tutte le minori del programma “Girls Os” avessero già lasciato la casa e che fossero tutte in salvo, all’improvviso le mani di Maria alla finestra hanno fatto temere il peggio. L’ingresso della casa e la sala principale erano bloccati dalle fiamme. Maria, nel tentativo di uscire di casa, si bruciava i piedi con della plastica infuocata.

Un mese e mezzo dopo, Maria è tornata a sorridere al “Don Bosco Fambul”, con tutte le sue ferite guarite. “Mi piace cantare e ballare con i miei compagni di classe e continuo a sognare di diventare un assistente sociale per aiutare altre ragazze che hanno sofferto situazioni come le mie” spiega.

La storia di Maria, come quella di tante altre ragazze del programma “Girls Os”, è molto dura. È stata abusata sessualmente da un vicino mentre sua madre era a lavoro. Le gravi ferite causate dall’aggressore l’hanno costretta a rimanere in ospedale per molto tempo e ha avuto bisogno di diverse trasfusioni di sangue per sopravvivere.

Lasciato l’ospedale, la madre di Maria è andata presso l’opera “Don Bosco Fambul” per denunciare l’aggressore e chiedere che la minore potesse essere accolta. Grazie ai Salesiani il suo aggressore oggi è in prigione; mentre per Maria, che ha dovuto interrompere la frequenza scolastica per un trimestre, i Salesiani si sono attivati per farle recuperare il suo livello di istruzione.

InfoANS

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