Brasile – Uniti nel mistero dell’Agnello di Dio, impegnati con la Chiesa e la causa indigena

13 Luglio 2018

(ANS – Campo Grande) – Domenica prossima, 15 luglio 2018, si celebrerà il 42° anniversario del martirio dei Servi di Dio don Rodolfo Lunkenbein, SDB, e Simão Bororo. Ha scritto in proposito don Gildásio Mendes, Superiore dell’Ispettoria di Brasile-Campo Grande (BCG): “Quest’anno tale ricorrenza acquista un’importanza ecclesiale e salesiana speciale, perché il Processo diocesano di beatificazione e canonizzazione in corso di questi due Servi di Dio ci esprime, in modo significativo, il dono dello Spirito Santo in un momento rilevante per la nostra Ispettoria e per la nostra Chiesa”.

Alla base della Congregazione, ricorda l’Ispettore BCG, c’è la santità, quella santità che il VII Successore di Don Bosco, don Egidio Viganò, ben descrisse dicendo che “non è altro che la stessa vita di Dio inserita intimamente nella nostra esistenza”. È in questa luce che vanno osservate le figure di don Lunkenbein e di Simão Bororo, e la loro testimonianza si mostra quest’anno più attuale che mai.

In primo luogo, per il 125° anniversario dell’avvio della presenza missionaria salesiana in Mato Grosso, le cui celebrazioni sono iniziate lo scorso 18 giugno per concludersi nel gennaio del 2019: ogni traguardo di questo tipo presuppone sempre un precedente contributo di santità.

Poi, perché cade nel cammino di preparazione al Sinodo speciale per la regione Panamazzonica voluto da Papa Francesco, che si concretizzerà ad ottobre dell’anno prossimo. Un Sinodo che ha come obiettivo quello di “identificare nuove vie per l’evangelizzazione del popolo di Dio nelle aree della grande Amazzonia, specialmente delle popolazioni indigene”.

La figura del catechista indigeno Simão inoltre, è anche un valido esempio in rapporto all’Anno del Laicato promosso dalla Conferenza Episcopale Brasiliana, dato che rappresenta un modello di cristiano “che seppe assumere la vocazione con radicalità evangelica, fece l’esperienza dell’inculturazione del Vangelo nella propria vita, testimoniò la fede personale in Gesù Cristo, condividendo la gioia del Vangelo con il suo popolo e i missionari”.

Per finire, il modello di questi due martiri è anche uno spunto concreto per il tema guida del prossimo Capitolo Generale 28°: “Quali salesiani per i giovani di oggi?”.

“La santità di don Rodolfo e Simão è una risposta semplice e autentica all’esperienza delle Beatitudini – prosegue don Mendes nella sua lettera –. Essi furono testimoni di una fede nel Risorto vissuta nel servizio quotidiano, nel contatto fraterno con le persone, nel lavoro, nella predicazione della Parola e nella catechesi, nella preghiera ordinaria, nell’amore per la Madonna, nella gioia e nell’impegno evangelico per la causa indigena.

Nel celebrare i 42 anni del martirio di P. Rodolfo e Simão Bororo, abbiamo molte ragioni per ringraziare Dio per il dono della santità nella Chiesa e nella Congregazione salesiana”.

Il testo completo della lettera è disponibile, in portoghese, qui.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".