Bolivia – “Scholas Occurrentes”: l’università deve formare ad essere “migliori per gli altri”

06 Agosto 2018

(ANS – La Paz) – Allo scopo di coltivare una cultura dell’incontro per la pace attraverso l’educazione, Pedro Rosario, dell’Università del Minho in Portogallo, e Sonia Fuentes, dell’Università del Cile, hanno raggiunto l’Università Salesiana della Bolivia per condividere l’esperienza educativa del “Progetto Arco Iris” (Progetto Arcobaleno), uno dei programmi realizzati da “Scholas Catedras”.

“Scholas Occurrentes”, organizzazione della società civile, è nata a Buenos Aires nel 2001, quando Jorge Mario Bergoglio era arcivescovo della città. L’idea visionaria dell’allora arcivescovo era quella di trasformare il mondo in un’aula senza mura, ove tutti i bambini si sentissero integrati e in pace; “Scholas Occurentes” nacque proprio con lo scopo di educare i bambini all’impegno per il bene comune.

Oggi, sostenuta da Papa Francesco, “Scholas Occurrentes” ricerca l’impegno di tutti gli attori sociali per coltivare la cultura dell’incontro per la pace, e lavora con scuole di tutte le confessioni religiose e laiche per ristabilire un patto educativo.

Uno dei dipartimenti di questa istituzione, nato già alcuni anni fa, è “Scholas Catedras”, rivolto in particolare alle università. In tale contesto gli istituti universitari sono stati invitati a promuovere diversi progetti tra le popolazioni vulnerabili.

Così è stato presentato il “Progetto Arcoiris”, una proposta di natura formativa rivolta a educatori e insegnanti affinché lavorino insieme ai bambini di 8-9 anni di età sui processi di autoregolamentazione della comprensione, preparandoli ad affrontare attività e compiti per migliorare la qualità di apprendimento. Lo strumento guida del progetto è rappresentato dal sussidio “Travesuras del Amarillo” (Gli scherzi del Giallo).

Il prof. Rosario, giunto a La Paz per invitare l’Università Salesiana a far parte di questo sogno sostenuto da Papa Francesco, cerca di dare motivi di speranza ai bambini e ai giovani del mondo, esortandoli ad integrarsi in una cultura di pace a partire dal coinvolgimento nelle dinamiche dell’apprendimento.

Nella conferenza, organizzata per gli insegnanti e i responsabili dell’Università Salesiana, il prof. Rosario ha affermato come la sfida di un’università sia quella di formare i giovani ad essere “migliori per gli altri”, e non solo “essere migliori” per competere con gli altri.

L’Università Salesiana spera che questo sogno, dipinto con i colori dell’arcobaleno, diventi realtà in Bolivia, nel prossimo futuro, e che i bambini e i giovani boliviani possano far parte di questo impegno mondiale per la pace.

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