Pakistan – Il ricordo di Akash Bashir, Exallievo Salesiano, a 4 anni dalla sua morte

15 Marzo 2019

(ANS – Lahore) – Sono passati quattro anni da quel 15 marzo 2015, il giorno in cui il giovane Akash Bashir, Exallievo Salesiano, si sacrificò per impedire che un attentatore suicida provocasse una strage nella chiesa di San Giovanni a Youhannabad, quartiere cristiano di Lahore, in Pakistan.

Akash Bashir aveva 18 anni, aveva studiato all’Istituto Tecnico Don Bosco di Lahore ed era diventato un volontario della sicurezza. Quel tragico 15 marzo, come ogni domenica, stava svolgendo il suo turno. Era incaricato, nello specifico, di vigilare sulla sicurezza all’entrata della chiesa di San Giovanni.

Mentre era in servizio, gli giunse la notizia che la Chiesa di Cristo, una chiesa anglicana situata a 500 metri di distanza, era stata attaccata da alcuni attentatori. Akash cercò quindi di mettere in sicurezza l’area antistante alla chiesa di San Giovanni, quando vide un uomo correre verso l’edificio. Era un terrorista, intenzionato a compiere una nuova strage.

Akash gli si pose di fronte, cercando di bloccarlo. L’uomo lo minacciò, dichiarando di avere una bomba con sé, ma il giovane non si lasciò intimorire. Lo abbracciò per evitare che entrasse nella chiesa. L’attentatore si fece saltare in aria, provocando una ventina di morti, tra cui lo stesso Akash. Il bilancio sarebbe stato molto più grave se l’Exallievo Salesiano non si fosse sacrificato.

“La storia della Chiesa è fortemente segnata da tante donne e da tanti uomini che con la loro fede, con la loro carità e con la loro vita sono stati come fari che hanno illuminato e continuano ad illuminare tante generazioni nel tempo”, scrive il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nella Strenna 2019.

Per i cristiani di Youhannabad, Akash, con la sua grande fede, è esattamente questo: un faro, un esempio da seguire.

Sulla sua tomba, come ha raccontato don Francis Gulzar, parroco della chiesa San Giovanni, in tanti si recano per pregare e per chiedere l’intercessione. Il suo atto coraggioso ispira ancora oggi i cattolici pachistani nel loro cammino quotidiano e li motiva a non scoraggiarsi davanti alle tante sfide che devono tuttora affrontare.

Per questo don Francis Gulzar, che è anche Vicario generale dell’arcidiocesi di Lahore, nel gennaio 2017, ha inviato una lettera all’arcivescovo, mons. Francis Shaw, “per richiedere formalmente di avviare la procedura ufficiale per dichiarare Akash Bashir Martire, per onorare il suo sacrificio per la sua comunità della parrocchia di Yauhanabad”.

“La comunità cristiana di Youhanabad è orgogliosa del suo giovane eroe, Akash Bashir - si legge nella missiva - e chiede a Sua Eccellenza di trasmettere la nostra richiesta al Santo Padre e alla Congregazione pertinente per la causa del martirio”.

InfoANS

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