Vaticano – Mons. Augusto Cesare Bertazzoni dichiarato Venerabile

07 Ottobre 2019

(ANS – Vaticano) - Il 2 ottobre 2019, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Becciu, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Augusto Cesare Bertazzoni, Arcivescovo titolare di Temuniana, già Vescovo di Potenza e Marsico; nato il 10 gennaio 1876 a Polesine di Pegognaga (Italia) e morto il 30 agosto 1972 a Potenza (Italia).

Augusto Bertazzoni da ragazzo fu discepolo a Torino di San Giovanni Bosco e fu tra coloro che, nel 1887, offrirono la loro vita per la salvezza del santo dei giovani, che aveva anche profetizzato al giovane Augusto la mitria episcopale. Fu amico di Luigi Orione e di don Giovanni Calabria, sacerdoti, oggi santi. Entrò nel seminario di Mantova, quand’era rettore Mons. Giuseppe Sarto, oggi san Pio X, con il grande desiderio di diventare sacerdote. Venne nominato Arciprete-parroco di S. Benedetto Po, dove eserciterà il suo ministero dal 30 aprile 1904 al 30 giugno 1930.

Elevato da Pio XI alla cattedra episcopale di Potenza e Marsico, consacrato il 15 agosto 1930, il 29 ottobre entrava in Diocesi. Nel discorso d’ingresso disse di «portare pace, la pace di Cristo in tutti i cuori». Curò le vocazioni, rinnovò il clero, impegnò il laicato nella catechesi, nell’Azione Cattolica, nelle opere della carità, della cultura, della solidarietà sociale. Lungimirante educatore dei giovani, sollecitò l’impegno educativo dei suoi sacerdoti, oltre che dei religiosi e religiose, ai quali raccomandava di avere spirito di paternità per le nuove generazioni.

Durante la seconda guerra mondiale, quando le bombe distrussero l’episcopio di Potenza, egli decise di rimanere vicino al suo gregge: si prodigò per aiutare gli Ebrei e i dissidenti politici. Nel dopoguerra fu una figura di equilibrio tra le varie forze politiche e si dedicò a sanare le ferite del conflitto mondiale e all’opera ardua e generosa della rinascita e della ricostruzione spirituale, morale, materiale della diocesi. Fu Padre conciliare del Concilio Vaticano II.

Mons. Bertazzoni, vero uomo di Dio, uomo di fede e di preghiera, fu attento alle necessità spirituali dei fedeli ed anche dei non credenti, per i quali si spese fino alla fine. Le caratteristiche del suo episcopato si possono riassumere nell’amore a Dio e al prossimo senza distinzioni, nell’obbedienza al Papa e alla Chiesa, nell’atteggiamento paterno verso i sacerdoti e i seminaristi, nell’ardente zelo pastorale. Condusse una vita all’insegna della semplicità, contraddistinta da umiltà, povertà, spirito di sacrificio. Fu testimone del soprannaturale e appassionato desiderio fu di riportare Dio nella storia ad ogni livello, personale, familiare, sociale.

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