Venezuela – Pure in piena emergenza, i salesiani continuano a scommettere sull’educazione

27 Novembre 2019

(ANS – Caracas) – Il prezzo della crisi economica, sociale e politica che attraversa il Venezuela da diversi anni ormai continua ad essere pagato soprattutto dalla popolazione più vulnerabile. Alla disperazione quotidiana per la scarsità di cibo, visto che la moneta è così svalutata che solo i dollari hanno valore e uno stipendio mensile è appena sufficiente per avere un pollo, si aggiungono ora anche le difficoltà ad emigrare. Il settore educativo è così abbandonato che le scuole si vedono svuotate degli insegnanti, impegnati a trovarsi un altro lavoro per poter mangiare. Nonostante questa situazione critica, i salesiani scommettono sull’educazione e sulla possibilità di offrire un futuro ai loro studenti, dando anche la miglior cura possibile ai propri docenti.

I salesiani in Venezuela sanno chiaramente che per la rinascita morale del Paese l’educazione è la prima risorsa. Nell’ultimo anno scolastico il Governo Maduro ha battuto tutti i record negativi, lasciando le scuole senza insegnanti, senza studenti e senza risorse, al punto che la professione di insegnante è così degradata che le facoltà pedagogiche languono per mancanza di studenti e gli insegnanti abbandonano la scuola.

Ma il carisma educativo impegna i salesiani a non abbandonare a loro volta i giovani, le scuole o i centri di formazione professionale in cui operano. Il contributo concreto dei salesiani in Venezuela è dato da 18 centri educativi in totale, il cui servizio è rivolto prioritariamente a bambini e giovani poveri.

La Chiesa, di fronte a tale emergenza, sta cercando soluzioni e da tempo i salesiani e le altre congregazioni si preoccupano di rispondere a questa realtà mettendo a disposizione di allievi e docenti alimenti e libri. La Famiglia Salesiana, con tutti i suoi membri e da diverse parti del mondo, sta partecipando attivamente con l’offerta di risorse, insieme alla Caritas e alla Croce Rossa.

Il popolo venezuelano riceve poi l’appoggio della Congregazione Salesiana e in particolare del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che ha ripetutamente affermato: “Non siete soli. Dalle diverse parti del mondo salesiano siamo attenti a ciò che vivete e siamo consapevoli di tutto ciò che accade”.

Da parte sua mons. Jhonny Reyes, salesiano e vicario apostolico di Puerto Ayacucho, sottolinea che in molte scuole rurali dell’Amazzonia venezuelana “gli insegnanti sono autentici eroi. Con le difficoltà che esistono, rifiutano le offerte di lavoro e gli stipendi che arrivano loro dall’altro lato del confine, dalla Colombia, e decidono di continuare a prendersi cura di minori e giovani”.

“Ecco perché – conclude – dobbiamo continuare ad aiutarli e fare la nostra parte per le generazioni future del Paese”.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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