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Italia – Salesiani Don Bosco L'Aquila: ADMA perché?

02 Gennaio 2020

(ANS – L’Aquila) – Tutti conoscono la storia della città de L’Aquila e del terremoto del 6 aprile 2009 che causò oltre 300 morti, 1.600 feriti e migliaia di sfollati nella città abruzzese e in decine di paesi limitrofi. Ancora oggi dopo oltre 10 anni se ne parla, perché le ferite sono ancora aperte, ma si parla poco di quanto sia stato fatto per rinascere, di quanto gli aquilani abbiano lottato e ancora lottano per ritrovare quel tessuto sociale, quella serenità, quei luoghi, quella pace che gli sono stati strappati.

È vero che in fondo al tunnel c’è sempre una luce, che invita ad andare avanti, e così è stato fatto dalla Famiglia Salesiana, dai salesiani presenti dal 2009 in poi, dalle famiglie legate a quell’ambiente, che non hanno mai abbandonato l’idea di ritrovare e ricostruire la bellezza del passato, ma con uno scopo ben preciso: non vivere di ricordi, ma ricominciare da capo. Anno zero. Si rinasce.

I direttori dell’opera salesiana de L’Aquila si susseguono: le loro idee, i loro progetti vengono messi sul tavolo di lavoro per poter essere realizzati. Don Kamil Podorski, già Direttore, ci parla dell’ADMA, Associazione di Maria Ausiliatrice.

È il 24 maggio 2017. Anche a L’Aquila si forma ufficialmente il gruppo ADMA. Una ventina di persone pronunciano la loro promessa impegnandosi a partecipare alla vita liturgica, a vivere e diffondere la devozione alla Madonna con il titolo di Ausiliatrice, a coltivare un ambiente cristiano di accoglienza, a collaborare alla missione di Don Bosco.

"I nostri volti sono già noti - affermano i suoi primi membri -. I nostri nomi rimbombano da anni tra queste mura. Siamo stati scout, exallievi, cooperatori, educatori ed ora associati ADMA; ma qualcuno di nuovo c’è, che si unisce a noi veterani dell’ambiente e ci porta una ventata di novità.

Una famiglia nella grande Famiglia Salesiana che vive in simbiosi con l’oratorio, che partecipa a tutte le attività, una comunità di fratelli e sorelle che si amano.

Cosa ci ha spinto ad aderire? L’amore per Maria Ausiliatrice e per Don Bosco.

Il cammino dell’ADMA è un cammino di Famiglia Salesiana, come voleva il nostro fondatore, un cammino di formazione cristiana. Di fronte alle tante difficoltà e delusioni delle vite personali, di fronte alle tragedie della società, non vogliamo rinunciare alla speranza di un mondo più umano e più sereno. Chi riconosce i valori della vita trova qui il tempo per la preghiera, il dialogo, la carità, il colloquio, l’amicizia, la collaborazione. Stare insieme per noi è diventata una necessità, pregare insieme è trovare pace per le nostre anime, far festa insieme è gioire del dono della vita".

Fonte: www.donbosco.it 

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