Italia – “You can be Saint”: da un progetto scolastico dell’Istituto Bearzi nasce un brano musicale

06 Febbraio 2020

(ANS – Udine) – Un progetto scolastico-musicale elaborato per i giovani, ma soprattutto con i giovani, e che ha dato alla luce un brano inedito: “You can be Saint”. La canzone, composta da Serena Mosanghini e da Simone Rizzi, insegnante di matematica e compositore dell’Istituto salesiano “Bearzi” di Udine, con la collaborazione degli studenti, dà l’occasione per dire che con la musica rap si possono trasmettere bei messaggi, valori autentici, cose belle.

Il brano, già online su YouTube, è interpretato dal rapper Proph e dalla cantautrice Giulia Daici, ed è frutto di un lavoro a più mani e soprattutto a più menti, che condensa musica ed educazione in pochi minuti di registrazione.

“Un’occasione nata da un’idea qualche mese fa, per coinvolgere i ragazzi in un’attività interessante ed educativa – racconta don Filippo Gorghetto, direttore dell’Istituto Bearzi –. Il panorama musicale odierno è preoccupante perché la celebrità è a portata di chiunque a prescindere dal contenuto delle canzoni. La musica è uno strumento bello e potente e noi con questo progetto abbiamo cercato di trasformarlo in uno strumento di ascolto e comunicazione con i ragazzi.”

Il brano vuole cercare di esprimere il loro mondo, e al contempo, indicare una strada, un percorso per nutrire quella “fame d’amore” caratteristica di quell'età ma intrinseca in ogni uomo. Basta una mano aperta, la presenza nel quotidiano, l’ascolto e la condivisione e ciascuno può diventare “il sole che spazza via le nuvole”, per sé stessi e per gli altri. E può farlo ovunque ci si trovi.

“La canzone – racconta l’autore Simone Rizzi – nata come progetto didattico insieme ai ragazzi dell’istituto, raccoglie pensieri, messaggi e situazioni di vita concreta e di disagio dagli stessi studenti. Mettendo ogni riflessione poi in musica né è uscito un brano vero ed autentico che abbiamo scelto di pubblicare in corrispondenza del Festival di Sanremo per lanciare un messaggio positivo in controtendenza con quelli veicolati da alcuni ospiti della trasmissione”.

Parole semplici che descrivono un viaggio evolutivo, quello tipico dell’adolescenza, tra tormenti e prese di coscienza e che rappresenta un modo originale, per creare un dialogo con i giovani d’oggi sempre più persi nella rete, come cita anche il testo, ma sempre fragili nel loro essere adolescenti. E ancora sempre aperti alla possibilità di scrivere pagine bellissime con le loro vite.

“You can be Saint” è stata anche scelta inoltre come inno della Festa dei Giovani e delle scuole del 2020, in programma nelle prossime settimane a Jesolo.

InfoANS

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