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Belgio – “Don Bosco Youth Net” a sostegno di politiche per una maggiore inclusione

06 Marzo 2020

(ANS – Lovanio) – “Don Bosco Youth-Net”, la rete europea delle organizzazioni giovanili salesiane, ha partecipato alla stesura del documento congiunto: “Inclusive Youth and Education Programmes” (Programmi inclusivi per la Gioventù e l’Educazione). Il documento, sottoscritto da un gran numero di organizzazioni della società civile europea, è un appello urgente ai decisori politici affinché prendano misure per una maggiore integrazione dei programmi europei per i giovani e per l’educazione.

“Don Bosco Youth-Net” coordina e rappresenta 18 organizzazioni salesiane di 16 diversi Paesi dedicate ai giovani e ai ragazzi con minori opportunità, e ritiene il lavoro giovanile parte essenziale della propria missione. Come istituzione promotrice e fautrice di progetti di lavoro inclusivo per i giovani, DBYN crede fermamente che i programmi educativi inclusivi a livello europeo dovrebbero essere davvero accessibili a tutti i giovani.

Nel documento sottoscritto da DBYN sono presentate 9 raccomandazioni e suggerimenti concreti per conseguire un’effettiva inclusività dei programmi europei per la gioventù e l’educazione “Erasmus+” e dei “Corpo Europeo di Solidarietà”.

Queste raccomandazioni si basano sull’esperienza maturata attraverso i numerosi programmi giovanili, di educazione degli adulti, di Formazione Tecnico-Professionale, di educazione scolastica e di volontariato. DBYN spera che queste raccomandazioni migliorino la nuova generazione di programmi europei per facilitare la partecipazione di TUTTI i giovani.

Come misure pratiche per migliorare l’inclusione nei programmi dell’UE per la gioventù e l’educazione a partire dal 2021, il DBYN – con gli altri firmatari – suggerisce:

  1. Coinvolgere persone con minori opportunità e bisogni speciali come esperti all’interno delle organizzazioni e strutture della società civile.
  2. Rivolgersi direttamente ai gruppi che si trovano in condizioni di svantaggio e discriminazione e fornire informazioni strutturate.
  3. Utilizzare documenti e moduli realmente accessibili a tutti.
  4. Applicare regole flessibili a sostegno delle spese aggiuntive per i partecipanti con minori opportunità e i professionisti qualificati.
  5. Assicurarsi che i decisori pubblici e quanti sono chiamati a valutare i programmi siano consapevoli delle particolari esigenze dei gruppi svantaggiati.
  6. Sostenere strutture di supporto per chi è interessato al volontariato ed evitare ulteriori oneri nei processi di candidatura.
  7. Assicurare la pari applicazione delle regole in tutti i Paesi del programma e in tutte le agenzie nazionali.
  8. Accompagnare maggiormente i partecipanti con minori opportunità durante il loro soggiorno all’estero.
  9. Fornire un sostegno mirato e specifico per i gruppi svantaggiati in materia di apprendimento delle lingue

Il documento sottoscritto da DBYN è disponibile qui.

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