Sono percorsi di vita a contatto con un’infanzia segnata da guerre e miseria. Un’infanzia che però insegna la forza salvifica dello stupore e il valore della generosità pura e incondizionata. Insegnamenti e storie, quelle riportate in questo libro, che un giorno l’autore racconterà alla sua Benedetta quando sarà diventata più grande. Perché “se vai incontro alle opportunità che capitano, poi qualcosa accade. Sempre”.
Giuseppe Puonzo, nato a Torino trentasei anni fa, cuneese di adozione, una laurea in comunicazione multimediale e di massa, un lavoro in tipografia e un percorso umano nel segno del volontariato e della fede cristiana, spiega il perché ha sentito l’esigenza di scrivere questo romanzo autobiografico: “L’opportunità straordinaria di poter vivere esperienze con le persone in diverse parti del mondo - dichiara - mi ha dato la possibilità di conoscere storie, di ascoltare, di avere a che fare con esseri umani che vivono vite assolutamente ordinarie in maniera straordinaria. Poi è nata in maniera rocambolesca mia figlia, Benedetta. Perciò - spiega l’autore - sentivo in qualche modo d’essere in debito con le persone e con la vita, e il mio grazie è stato espresso anche in questo libro”.
Editrice “Scatole Parlanti”, Pagine 130.