Presentazione Libri

Carteggio Rosmini – Don Bosco

«Ella – proseguì Don Bosco rivolgendosi al secondo – avrà la classe dei più dissipati!». Ad Antonio Rosmini, scrive nelle Memorie biografiche di Son Giovanni Bosco il suo primo biografo, il salesiano Giovanni Battista Lemoyne, Don Bosco affidò «la classe dei più dissipati» e dopo ascoltando i suoi discorsi, rimase molto impressionato dalla sua capacità di dare “spiegazioni così sode e tuttavia molto adatte all’intelligenza dei giovani”. Lo pregò quindi di tener loro anche dopo i vespri un “sermoncino”. A cose fatte Don Bosco decise di informarsi su chi fossero i due visitatori e, saputo che uno dei due era l’abate Rosmini “sorpreso esclamò: L’Abate Rosmini! il filosofo!” “Oh? Il filosofo!”, rispose sorridendo Rosmini. “Un personaggio di tanto grido – continuava Don Bosco – colui che scrisse tanti libri di filosofia!”. “Eh, sì; scrissi qualche libro!”, rispose Rosmini. E Don Bosco, soggiunse: “Allora non mi stupisco più se lei ha fatto il catechismo tanto bene e con tanto sugo”. Ecco l’incipit di quella che si rivelerà una grande storia di amicizia e simpatia, cominciata a Torino tra il 1836 e il 1845 e mai interrotta, tra San Giovanni Bosco, il beato Antonio Rosmini e tra Rosminiani e Salesiani.

In occasione del centenario della nascita (1920-2020) e del venticinquesimo della morte (1995-2020) di don Egidio Viganò, VII Successore di Don Bosco dal 1978 al 1995, è nato questo progetto che raccoglie uno dei testi più significativi della sua produzione, inserendolo in una cornice di attualità. Don Viganò ha accompagnato la Congregazione Salesiana nella recezione del Concilio Vaticano II. In un momento storico di rinnovamento non facile ha mantenuto il timone della Famiglia Salesiana, orientando con chiara visione e con profondità di dottrina tutti i suoi membri. A lui si deve davvero molto: dal “Progetto Africa” al rinnovamento delle Costituzioni, dalla promozione del polo culturale dell’Università Pontificia Salesiana all’animazione della Famiglia Salesiana. Mettendo al centro del carisma di Don Bosco l’interiorità apostolica e la “grazia di unità” aiuta a riscoprire le radici dell’identità carismatica della Famiglia Salesiana.

Scrive il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nella prefazione:

La santità anche per te!”, lemma della Strenna che ha accompagnato il cammino della Famiglia Salesiana nel 2019, è anche il titolo dato a questa raccolta di contributi dedicati a figure della santità fiorita e maturata nel giardino del carisma salesiano.

Questo opuscolo riprende, rielabora e aggiorna un testo di don Luigi Castano, SDB, del 1995, che presentava il profilo biografico e spirituale di mons. Giuseppe Cognata. È doveroso ricordare don Castano, confratello e amico di mons. Cognata, che, come il vecchio Simeone, ha aspettato di veder riconosciuta la verità e ammesso l’errore di una ingiusta condanna. Oggi si realizzano le sue profetiche parole: “Voglia Dio che la dolce, dolente figura di questo insigne figlio di San Giovanni Bosco trovi la giusta e meritata collocazione tra coloro che hanno seguito Cristo fino alla Croce”.

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