All’appuntamento hanno preso parte inizialmente:
– don Domenico Saraniti, Ispettore dell’Italia-Sicilia (ISI);
– don Vitális Gábor, Ispettore dell’Ungheria (UNG);
– don Juan Aarón Cerezo Huerta, Ispettore di Messico-México (MEM);
– don Rubén Dario Jaramillo Duque, Ispettore di Colombia-Bogotà (COB);
– don Ronilo Aguilar Javines, Ispettore delle Filippine Nord (FIN);
– e don Xavier Ernst, Ispettore di Francia e Belgio Sud (FRB).
Tuttavia, per esigenze di governo, don Saraniti e don Javines si sono poi dovuti assentare e tornare prima del previsto alle loro sedi ispettoriali, sicché alla conclusione del corso erano presenti in quattro.
A loro abbiamo chiesto un’impressione su quest’esperienza e su quanto vissuto in queste giornate presso la Sede Centrale Salesiana, al fianco del Rettor Maggiore e del suo Consiglio.
“Abbiamo vissuto una bellissima esperienza qui al Sacro Cuore di Roma – riporta don Ernst (FRB) –. Voglio sottolineare soprattutto la vita fraterna e spirituale che abbiamo vissuto insieme tra noi Ispettori, dapprima in sei, poi in quattro, ma sempre con una bellissima connessione spirituale e con un’intensa vita di preghiera. Porto nel cuore la celebrazione comunitaria dell’Eucaristia nella Cappella della Lettera e il passaggio per tutti questi luoghi significativi nel centro della Congregazione internazionale; e poi, ovviamente, i diversi corsi dei diversi Settori, con i Consiglieri, il Rettor Maggiore e il suo Vicario, per ottenere una visione d’insieme della missione e del servizio degli Ispettori”.
Da parte sua don Cerezo Huerta (MEM) sottolinea: “È stata un’esperienza molto arricchente! Ci siamo sentiti accompagnati dal Consiglio Generale, dal Rettor Maggiore, il suo Vicario e gli altri Consiglieri; abbiamo avuto la possibilità anche di visitare alcuni luoghi significativi, come il Museo Casa Don Bosco, qui dentro alla Sede Centrale, gli spazi della Postulazione Generale, i luoghi di Don Bosco a Roma… è stata davvero un’esperienza arricchente e formativa. Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato e hanno reso possibile quest’evento, in particolare a don Patrick Anthonyraj, che ha coordinato tutto con grande attenzione”.
La gratitudine è il sentimento prevalente anche nelle parole di don Jaramillo Duque (COB): “Grazie per averci permesso di vivere in profondità quest’esperienza di vita salesiana, approfondendo ciascuno aspetto utile ad una migliore animazione e un miglior governo delle nostre Ispettorie. Questo corso, soprattutto, ci ha fatto assimilare con maggior gusto e maggior senso ciò che è l’identità carismatica che dobbiamo trasmettere ai nostri confratelli. In ciascuno dei momenti vissuti e nelle visite ai vari luoghi abbiamo fatto quasi un’appropriazione di tutta questa identità carismatica che ci ha lasciato Don Bosco, ispirato dallo Spirito Santo e da Maria Ausiliatrice, per così continuare a trasmetterla in ciascuna delle nostre Ispettorie e case salesiane”.
Sintetico, ma incisivo, il pensiero di don Vitális Gábor (UNG) che, a mo’ di conclusione afferma: “Voglio davvero ringraziare per questo corso, che è stato molto più di un corso: è stato un vero incontro, in cui ci siamo ritrovati, abbiamo condiviso tempo e pensieri insieme e abbiamo fatto un’esperienza molto bella di Famiglia Salesiana, che ci ha ricordato come noi siamo una famiglia che cammina insieme verso il Paradiso”.
