Durante la prima giornata, i facilitatori hanno fornito le informazioni necessarie per far comprendere ai partecipanti la natura, la rilevanza e la metodologia dell'accompagnamento pastorale salesiano. Oltre a vari documenti del magistero della Chiesa, come, ad esempio, “Pastores dabo vobis”, è stato importante studiare il contributo dato dal Capitolo Generale 28° della congregazione, che ha offerto un importante stimolo a prestare maggiore attenzione a questo tema.
Il CG28 ha infatti sottolineato con forza che i salesiani vengono formati “nella” missione, non semplicemente “per” la missione. Per questo i salesiani tutti sono stati invitati a “riflettere” di più sul loro lavoro educativo e pastorale, e ad “imparare” di più dalle loro esperienze apostoliche. L’ascolto dei propri sentimenti, è stato anche osservato, mette ciascuno alla prova e rende possibile l’apprendimento reciproco. E tutto questo può aiutare i Figli di Don Bosco a diventare dei veri “pastori salesiani”, in grado di aiutare gli altri a partire dalle loro esperienze.
Dal secondo giorno di formazione, i partecipanti hanno lavorato sia in piccoli gruppi, sia in assemblea, e la formazione principale si è svolta primariamente attraverso la pratica concreta. Ogni partecipante ha infatti dovuto presentare al gruppo un’esperienza pastorale, positiva o negativa. Nel gruppo, tutto questo non è stato solo analizzato, ma anche esaminato per scoprire il “cuore” di quell’esperienza. In questo modo, ai partecipanti è stato chiesto di vedere la “preparazione” dell'attività pastorale, le immagini bibliche associate, i sentimenti che hanno accompagnato gli operatori pastorali nel realizzarla, le risposte pastorali scaturite dall’esperienza presentata.
“Il seminario di formazione sull’accompagnamento pastorale salesiano è stato un successo – hanno commentato i responsabili del SAFCAM –. Tutti sono stati soddisfatti di questa prima esperienza, e questa formazione sarà impartita anche a livello di Regione Africa-Madagascar, in inglese e successivamente in francese. Si tratta di un passo molto importante nella formazione permanente della Regione”.
