Thailandia – Il “sogno salesiano” del vescovo di Chiang Mai

02 Ottobre 2018

(ANS – Chiang Mai) – Mons. Francis Xavier Vira Arpondaratana, vescovo diocesano di Chiang Mai, exallievo universitario salesiano e buon amico della Famiglia Salesiana, in un recente e cortese colloquio concesso al Consigliere per la Regione Asia Est-Oceania, don Václav Klement, ha espresso il suo “sogno” di un futuro maggiore impegno salesiano nella sua diocesi.

I Salesiani sono già presenti a Chiang Mai, nel Nord della Thailandia, dal 2004: dapprima con il centro catechetico a Mae Rim e la parrocchia “San Giuseppe Lavoratore”, poi con l’avvio di un centro agricolo di Doi Siew e la casa per giovani tribali a Doi Saket (2008), infine con un pre-aspirantato (2009).

La comunità religiosa è stata canonicamente eretta solo cinque anni fa e attualmente conta 5 Figli spirituali di Don Bosco, con alla guida don Antonio Restelli. Il pre-aspirantato salesiano conta 18 ragazzi, il convitto di Doi Saket ospita 58 allievi dei corsi di formazione tecnica, mentre il centro catechetico forma sette studenti. Si tratta senza dubbio di una presenza piccola, ma molto significativa.

In tutta la diocesi, infatti, non c’è nessun’altra istituzione che sia in grado di accompagnare ragazzi, adolescenti e giovani. Tra gli aspiranti salesiani che si formano a Banpong, nell’area centrale del Paese, non meno del 50% proviene dalla zona di Chiang Mai.

Ad aprile scorso la diocesi di Chiang Mai è stata suddivisa e ha dato origine ad una nuova diocesi, quella di Chiang Rai; ciononostante Chiang Mai rimane la terza diocesi cattolica del Paese (dopo Bangkok e Thare) per numero di fedeli, con circa 50.000 cattolici e ben 15.000 catecumeni.

In un contesto in cui non c’è nemmeno un diacono permanente, i pochi sacerdoti e i religiosi presenti nella diocesi possono contare solo sul sostegno pastorale di circa 220 catechisti, i quali si danno da fare nei villaggi e nelle scuole pubbliche per accompagnare il popolo di Dio. Tuttavia, per molti giovani l’unica possibilità di ricevere un minimo di formazione religiosa è quella offerta dai campi estivi di una settimana.

Infine, va tenuto conto che circa il 70% dei cattolici della diocesi risiede nella provincia di Mae Hong Son, un’area montagnosa vicino al confine con il Myanmar, dove allo stato attuale non è presente alcuna scuola cattolica e dove, per come si è sviluppata la presenza delle istituzioni religiose nel Paese, non sarà facile trovare una congregazione religiosa che vi si stabilisca.

Il Rettor Maggiore, come Don Bosco, costantemente invita i salesiani a sognare e a farlo in grande; e i giovani poveri della diocesi di Chiang Mai forse stanno sognando l’arrivo dei salesiani per la loro educazione.

Fonte: AustraLasia

InfoANS

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