Tanzania – Trasformare l’Istruzione e la Formazione Professionale per il successo nel lavoro e la qualità della vita dei giovani in Africa

30 Marzo 2023

(ANS - Dar es Salaam) – Si è conclusa il 24 marzo 2023 a Dar es Salaam, in Tanzania, dopo cinque giorni di dibattiti e deliberazioni, l’assemblea annuale 2023 dei soggetti interessati (stakeholder) del “Don Bosco Tech Africa”, l’ente che coordina l’Istruzione e la Formazione Professionale (IFP) salesiana nel continente africano. Durante l’incontro si sono susseguite diverse presentazioni da parte di relatori provenienti da organizzazioni internazionali, governi, industrie, salesiani, ONG, benefattori e giovani allievi.

Nella sua presentazione sull'importanza di avere dati organizzati con un buon sistema di gestione delle informazioni, don Dindo S. Vitug, Direttore del “Don Bosco Tech ASEAN”, istituzione “sorella” del Don Bosco Tech Africa, attiva nei Paesi dell’est asiatico, ha presentato il Quadro di Riferimento per il Giusto Processo (Right Process Framework), un documento che si articola in quattro fasi – giuste informazioni, giuste strategie, giuste decisioni e giusti risultati – e che spiega perché i dati siano tanto importanti.

Don Jose Lorebeth, del Settore per la Pastorale Giovanile di Roma, ha illustrato il ruolo della Pastorale Giovanile nel trasformare l’Istruzione e la Formazione Professionale (IFP) in un lavoro dignitoso di successo. Il salesiano ha ricordato che l’IFP è una missione importante della Pastorale Giovanile Salesiana, e che questa si compone di quattro elementi importanti: Missione, Comunità Pastorale Educativa, Visione e Animazione.

Altre presentazioni hanno riguardato il modo in cui l’IFP può coinvolgere partner chiave come le camere di commercio; l’inclusione della disabilità; la collaborazione tra il governo della Tanzania e Don Bosco; le esperienze delle industrie con gli allievi usciti dalle istituzioni salesiane; l'importanza delle energie rinnovabili; la condivisione delle buone pratiche sulle energie rinnovabili; e la condivisione di alcuni exallievi dei centri salesiani sulle loro prime esperienze nel mondo del lavoro.

Altra tappa chiave è stata una tavola rotonda su come l’Africa possa darsi una strategia per rendere l’IFP un volano di crescita per il proprio sviluppo sociale ed economico. In questo dibattito, don Franck Ametepe, Coordinatore dell’IFP nell’Ispettoria Africa Occidentale Nord (AON), ha affrontato il tema della migrazione dei giovani in Africa occidentale, evidenziando come, laddove si sviluppino opportunità di lavoro dignitoso, il collegamento in rete e la creazione di posti di lavoro a livello locale, le migrazioni si riducono al minimo. Don Sahaya Selvam, Delegato di Pastorale Giovanile dell’Ispettoria dell’Africa Est (AFE), da parte sua, ha invece parlato dei temi della gestione della conoscenza e dei lavoratori della conoscenza, specificando che un diplomato IFP, essendo un lavoratore della conoscenza, aiuta l’imprenditorialità e l’efficienza. Mentre Sonia Degroote, dell’Associazione Europea degli Istituti per la Formazione Professionale (EVBB, in inglese) ha fornito una guida dettagliata su come le istituzioni salesiane in Africa possono acquisire il Codice di Identificazione dei Partecipanti per l’Unione Europea, in modo da essere candidabili per i finanziamenti dei progetti dell’Unione Europea.

Un tema molto dibattuto, soprattutto a seguito della pandemia di Covid-19, è quello della resilienza dell’IFP. Sul tema, Joshi Manish del Centro Internazionale dell’UNESCO per l’IFP (UNEVOC), ha tenuto una presentazione elaborata su questo tema e su come i Centri di IFP salesiani possano far parte dell’UNEVOC.

Durante l’assemblea i partecipanti si sono anche potuti confrontare nei rispettivi gruppi ispettoriali sugli aspetti della loro IPF che richiedono una trasformazione, e hanno sviluppato piani d’azione in merito.

Nelle sue osservazioni conclusive, Steffen Möhlendick, Responsabile dei progetti di Cooperazione Pubblica dell’ONG salesiana tedesca “Don Bosco Mondo”, ha sottolineato l’importanza del lavoro in rete e dei partenariati, e ha esortato tutti i presenti a collaborare con i rispettivi governi e con le industrie, così da avere la possibilità di incidere sulle politiche inerenti l’IFP, così come di accrescere le opportunità di lavoro e di borse di studio per i giovani. Inoltre, ha sottolineato l’importanza dei dati e di condurre verifiche che diano voce al riscontro dei propri exallievi e delle industrie.

Don George Tharaniyil, Direttore del “Don Bosco Tech Africa”, ha fatto eco alle parole di Steffen sull'importanza dei dati per prendere decisioni di qualità, ha esortato tutti ad arricchire l’animazione ispettoriale e a migliorare l'erogazione dei servizi. “Seguiamo le orme del nostro amato padre, Don Bosco, che era sempre pronto a fare qualsiasi cosa per la salvezza e il benessere dei giovani. Costruiamo collaborazioni e reti, pianifichiamo e andiamo avanti, sfruttiamo tutte le opportunità e scegliamo ciò che è meglio per i giovani sulla base di ricerche e dati”, ha concluso.

L’assemblea si è conclusa con il lancio della libreria digitale del “Don Bosco Tech Africa” e il lancio della seconda edizione del Manuale di Qualità per i Funzionari per il Lavoro.

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