Ascoltare la voce di Dio nei giovani
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09 Febbraio 2017

Papa Francesco è senza dubbio uno dei più grandi leader del nostro tempo; è impossibile per un credente comprendere il contesto geopolitico e sociale a prescindere dai suoi interventi. Un Pontefice profondamente innovativo che ci sorprende sempre con il suo magistero impregnato della “freschezza” del Vangelo che spaventa e scandalizza molti.

Tra il Papa e i giovani c’è senza dubbio un collegamento speciale: un uomo di 80 anni fa vibrare e suscita entusiasmo tra milioni di giovani, e non è difficile capire il segreto di questo collegamento vitale: il Papa incoraggia i giovani a guardare al futuro, ad essere coraggiosi, a sognare; ma forse la chiave è che evoca, valorizza e motiva in loro quanto di meglio hanno nei loro cuori.

L’esercizio della sua leadership ha profonde radici in un cuore oratoriano che da bambino è stato formato con uno sguardo profondo e positivo, che ispira fiducia nella forza della giovinezza. Il suo prima invito ai giovani è inconfondibilmente salesiano: “fate chiasso, fate confusione”, “andare controcorrente significa non conformarsi, cercare alternative migliori”.

Eppure il Papa arriva ai giovani anche perché conosce il profondo significato che essi hanno per la trasformazione della società, li ama profondamente e confidando in loro li chiama “portatori di speranza”, “artefici di futuro”, “misericordiosi”; parole che può dire solo qualcuno che ama, che pone tutta la sua speranza in loro.

I giovani sanno molto bene che il Papa li incoraggia ad essere coraggiosi, a non fuggire di fronte alle difficoltà, a camminare guardando al futuro e in questo momento a rinnovare la Chiesa. “La Chiesa desidera mettersi in ascolto della vostra voce, della vostra sensibilità, della vostra fede; perfino dei vostri dubbi e delle vostre critiche. Fate sentire il vostro grido, lasciatelo risuonare nelle comunità e fatelo giungere ai pastori”.

Il Papa invita i giovani a essere realistici e consapevoli che “fuggire dalle sfide della vita non è mai una soluzione. È necessario essere solidali, consapevoli, avere fede e resistere”. Rinnovare la Chiesa non è un compito facile, è necessario essere solidali e coscienti delle grandi piaghe che affliggono la nostra società.

Il Papa ha chiesto un nuovo Sinodo, che sarà per la Chiesa e per noi Salesiani un tempo speciale di rinnovamento, un invito a camminare insieme con i giovani e a sognare con loro una Chiesa rinnovata, giovane, bella, credibile, coraggiosa e misericordiosa.

Le nostre comunità, seguendo i consigli del Papa, si porranno sicuramente all’ascolto dei giovani, cercando di scoprire che cosa Dio ci dice attraverso di loro.

Le parole del Papa ai giovani sono anche un invito ai Salesiani a non perdere la capacità di muoversi per non lasciarsi condizionare dalle strutture o dai problemi. Papa Francesco afferma infine con convinzione di pastore: “Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità. Non abbiate paura di ascoltare lo Spirito che vi suggerisce scelte audaci, non indugiate quando la coscienza vi chiede di rischiare per seguire il Maestro”.

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