L’evento, aperto al pubblico e gratuito, si è svolto nel teatro dello Spazio Culturale “Dom Bosco”, a São José dos Campos, nello Stato di San Paolo, e vi hanno partecipato centinaia di fedeli e persone interessate. In particolare, insieme a diverse autorità civili, si segnala la presenza del Vescovo di São José dos Campos, il salesiano Mons. José Valmor Cesar Teixeira, del Superiore dell’Ispettoria di Brasile-San Paolo (BSP) don Alexandre Luís de Oliveira; del suo Vicario, don Mauricio Tadeu Miranda; e del Segretario della Vicepostulazione di don Rodolfo Komorek, Rômulo de Pádua Paula.
Il programma è iniziato alle 19:30 con l’esibizione del Coro “Mater Purissima” che ha tenuto uno speciale spettacolo di apertura. La proiezione del documentario è iniziata alle 20:00, seguita da un momento di ringraziamento conclusivo da parte delle persone coinvolte nell’iniziativa.
La vita di don Komorek
Il Venerabile don Rodolfo Komorek nacque l’11 agosto 1890 a Bielsko, in Polonia. Fu sacerdote nella diocesi di Breslavia. Durante la guerra 1914-18 fu cappellano militare in ospedale e al fronte. Fatto prigioniero a Trento dagli Italiani, poté maturare la sua vocazione alla vita religiosa nella Congregazione salesiana dove entrò per il noviziato nel 1922. Aspirava a essere missionario; nell’ottobre del 1924 venne destinato al Brasile, non però tra gli indigeni come avrebbe desiderato, ma per la cura pastorale dei polacchi emigrati. Si distinse come evangelizzatore e confessore d’eccezione. Lo chiamavano “Il padre santo” e di lui dicevano: “Non fu mai visto un uomo pregare tanto”.
Passò per varie parrocchie e comunità salesiane. San José dos Campos fu l’ultima tappa dei suoi 25 anni di missione, senza ritorni in patria. Fu lieto di dare a Dio, con generosità, fino all’ultimo, i respiri dei suoi polmoni ammalati. Passò gli ultimi giorni in continua preghiera. Morì a 59 anni.
La nota caratteristica di don Rodolfo Komorek è la radicalità con cui egli volle tendere alla perfezione evangelica. Fu radicale nella mortificazione di sé, nella sua donazione al servizio degli altri, nel fervore intensissimo ed ininterrotto della preghiera. Desideroso di vivere il messaggio evangelico nella sua interezza, non ammise mai in sé le mezze misure, gli accomodamenti, le riserve, i compromessi. Al contrario, quando i momenti da vivere si facevano più critici, egli non allentava la stretta evangelica dell’impegno, ma ricorreva a sacrifici ancora più ardui.
In merito al documentario
Realizzata dall’Ispettoria “Maria Ausiliatrice” di Brasile-San Paolo, con la produzione di “Nórea” e la coproduzione di “f/Stop”, l’opera celebra il centenario dell’inizio della missione di don Rodolfo Komorek in suolo brasiliano e ne presenta la storia, la spiritualità e la rilevanza per la Chiesa, insieme alla devozione popolare che l’accompagna.
La diocesi di São José dos Campos, insieme alla parrocchia della Sacra Famiglia, dove si trova la Cappella delle Reliquie del Venerabile, ha concesso il sostegno ufficiale alla realizzazione del progetto e le registrazioni hanno avuto luogo tra la seconda metà del 2024 e la prima metà del 2025, e hanno attraversato gli Stati brasiliani di San Paolo, Rio de Janeiro, Santa Catarina e Rio Grande do Sul.
Il documentario presenta oltre 15 testimonianze inedite riguardanti la Causa della Canonizzazione, raccolte durante le spedizioni effettuate nel processo realizzato sul territorio nazionale.
Eduardo Freire
