A Kuyuntsa i gruppi si chiamano:
– Tsa, che significa “Sole”;
– Arutam Uchiri, che vuol dire “Figli di Dio”;
– Kekatan Manitniuri, “Guerriero della conoscenza”;
– e “Los Reyes de la Innovación” (I Re dell'Innovazione).
Complessivamente sono più di 200 i giovani delle comunità indigene locali che fanno parte di questo programma. Partecipando all’oratorio salesiano in stile achuar, essi si impegnano a prendere parte a diversi corsi formativi, che prevedono, tra l’altro.
– Laboratorio di integrazione: progettato per incoraggiare la socializzazione tra i giovani la cui lingua madre è l’Achuar e che, nel loro processo formativo, stanno via via introducendo lo spagnolo come seconda lingua. Durante il laboratorio, gli educatori accompagnano gli studenti a superare la loro iniziale timidezza, e a tal fine, vengono proposte varie attività di gruppo volte a favorire la comunicazione, la fiducia e l’amicizia.
– Laboratorio di educazione al lavoro: tali attività servono a far sviluppare competenze pratiche e forniscono conoscenze utili in contesti locali, in particolare nel campo agropecuario e nei laboratori di panificazione artigianale. Questo laboratorio mira a motivare i giovani a riflettere su modi sostenibili di generare reddito per le loro famiglie, rafforzando la loro autonomia e l’intraprendenza, la creatività e il senso di responsabilità verso il resto della comunità.
– Laboratorio di sviluppo personale: attraverso tali percorsi i giovani achuar rafforzano la loro autostima e migliorano le loro capacità di comunicazione, grazie ad esercizi finalizzati a conoscere e migliorare la capacità di parlare in pubblico e di espressione corporea. Tale attività è stata progettata dagli educatori salesiani al fine di educare giovani achuar sicuri di sé, dotati di identità e capaci di relazionarsi in modo sano con il proprio ambiente.
– Infine, il Laboratorio di promozione della cultura: un programma che mira a evidenziare e celebrare la ricchezza della cultura achuar, rafforzando il senso di identità dei giovani e valorizzandola in ogni modo possibile. Tra le attività svolte in questo campo vi sono la narrazione di miti ancestrali, la pratica di danze tradizionali e la realizzazione di oggetti di artigianato locale.
Con questi e in molti altri modi i Figli di Don Bosco e i loro collaboratori laici si impegnano ancora oggi a portare avanti il carisma del loro fondatore per l’educazione, l’evangelizzazione e la promozione sociale dei giovani più bisognosi e a rischio di esclusione, quali sono gli indigeni achuar.
P. Rogger Valdivia, SDB
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