Ricordare al mondo le violazioni della libertà religiosa

Foto di archivio

Nella giornata di ieri, 22 novembre, numerosi monumenti di tutto il mondo si sono tinti di rosso, per ricordare al mondo le violazioni della libertà religiosa. L’iniziativa, denominata “Red Wednesday”, rientra nella cosiddetta “Red Week”, promossa dalla fondazione di diritto pontificio “Aiuto alla Chiesa che soffre” (ACS).

In questa occasione si è voluto sensibilizzare Istituzioni, responsabili politici e opinione pubblica nei confronti delle violazioni della libertà religiosa.

Il diritto umano fondamentale alla libertà di religione è violato in un Paese su tre (31%), vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

La discriminazione e la persecuzione sono chiaramente evidenti in 61 Paesi, e in 49 di questi è il governo che perseguita i propri cittadini per motivi religiosi. Il totale dei cristiani che vivono in terre di persecuzione è pari a oltre 307 milioni di fedeli.

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