Italia – “MissioLab”: la formazione alla mondialità e alle missioni non si ferma mai

23 Aprile 2021

(ANS – Roma) – Si è concluso nel pomeriggio di sabato scorso, 17 aprile, il ciclo di incontri di “MissioLab”, un percorso svolto interamente in via telematica, ideato dall’Animazione Missionaria della Circoscrizione Italia Centrale (ICC) durante la pandemia per continuare a formare e sensibilizzare giovani interessati al tema della mondialità e delle missioni. I quattro appuntamenti mensili, da gennaio ad aprile, hanno cercato di approfondire il tema della pandemia legato a contesti giovanili e salesiani in Italia, in Europa e nel resto del mondo. Tra gli ospiti che sono stati invitati per discutere sul tema, l’incontro del 17 aprile ha visto la preziosa partecipazione dei Consiglieri Generali per le Missioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Suor Alaíde Deretti, FMA, ha parlato di alcune iniziative portate avanti con grande impegno da ragazzi e ragazze, durante la pandemia, in diversi paesi del mondo, dall’Angola alla Colombia, dagli Stati Uniti alle Filippine. Recuperare ambienti da utilizzare per supportare chi si trova in difficoltà, percorsi di pace e giustizia sociale, distribuzione pasti ai più poveri, sono solo alcuni esempi che dimostrano la volontà di fare qualcosa, nonostante le difficoltà e la possibilità di vivere esperienze missionarie sia ad gentes, sia inter gentes.

Don Alfred Maravilla, SDB, da parte sua, ha lasciato un vigoroso messaggio sull’importanza di conoscere in profondità la propria cultura, senza fanatismo o giudizio, perché questa è l’unica strada che permette di aprirsi davvero all’altro. “Ognuno di noi partecipa alle virtù e ai peccati del proprio popolo”, ha affermato, e questa consapevolezza deve ricordare che non esiste una cultura migliore di altre e che è sempre possibile imparare qualcosa dall’incontro con il lontano e il diverso.

L’altro intervento del pomeriggio è stata la testimonianza di Agostino Sella, Presidente dell’associazione “Don Bosco 2000”, sulle attività svolte dell’organizzazione, che non si sono fermate nemmeno con il Covid-19. Il signor Sella, insieme alla moglie, gestisce un oratorio in Sicilia e dal 2010 i due si sono dedicati all’accoglienza dei migranti, sviluppando poi progetti di migrazione circolare tra l’Italia e il continente africano, in particolare Senegal e Gambia.

Infine, don Jean-Marie Karam, salesiano missionario libanese, appartenente dell’Ispettoria ICC, ha raccontato come si sta preparando per la sua prossima destinazione, il Sudan. Ha detto di essere felice di aver ricevuto questa possibilità e la gioia per l’esperienza che lo aspetta è più grande di qualsiasi paura. Ha già vissuto la guerra in Libano e non lo preoccupa nemmeno l’età (classe 1959): ha solo tanta voglia di mettersi in gioco e si fida del Signore, perché ha sempre sentito il desiderio profondo nel cuore di “toccare il fango” e di mettersi al servizio dei più bisognosi.

InfoANS

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