Brasile – Benefattori aiutano gli indigeni in difficoltà durante la pandemia

03 Giugno 2021

(ANS – Campo Grande) – Nelle ultime settimane diversi benefattori di varie parti del Brasile hanno speso le loro energie e risorse per aiutare un popolo in difficoltà: si tratta degli indigeni Xavante che, tra le tante difficoltà che incontrano in questa fase, soffrono persino la fame. Da parte loro i benefattori hanno raccolto fondi che sono stati trasformati in cesti di alimenti e generi di prima necessità, che sono già stati distribuiti nelle ultime settimane tra gli indigeni del comune di Campinápolis, nel Mato Grosso (MT).

Gli indigeni: “I più poveri dei poveri”. Gli indigeni rappresentano circa il 60% della popolazione del comune di Campinápolis. Oggi, sono circa 10 mila gli indigeni Xavante nella regione, distribuiti in più di 200 villaggi. Le comunità sono estremamente bisognose e richiedono progetti che rispondano alle loro esigenze in termini di produzione, di orientamento e guida nella coltivazione della terra, anche per motivi culturali, oltre al sostegno economico per l’acquisto di materiali, fertilizzanti e sementi.

La fame: uno dei più grandi problemi affrontati dai popoli indigeni è la questione della sussistenza, un problema che è peggiorato durante il periodo della pandemia. Circa 500 indigeni sono regolarmente assunti dai governi statali e municipali per lavorare nel campo dell’educazione. Ma con le attività delle scuole sospese per evitare i contagi, tali contratti non sono stati rinnovati. Solo nel mese di maggio, questi educatori hanno cominciato ad essere assunti. Tutti loro sopravvivevano con le loro famiglie con gli stipendi che ricevevano, ma senza tale risorsa, le famiglie hanno sofferto letteralmente la fame. Si sono registrati diversi casi di bambini sottopeso e malnutriti, e persino morti di bambini a causa di malattie aggravate dalla mancanza di cibo.

I benefattori: l’aiuto è arrivato grazie all’intervento dei salesiani che lavorano nella Parrocchia Personale dedicata a San Domenico Savio, il cui territorio ricopre la maggior parte dei villaggi xavante della zona. Diverse iniziative già avevano avuto luogo durante l’anno. Sono stati investiti circa 90mila reais (pari a circa 14.500 euro) in cesti di alimenti di base, in collaborazione con la Missione Salesiana, l’ONG “Operazione Mato Grosso”, la Parrocchia “Immacolata Concezione” di Bilac, nello Stato di San Paolo, e il Consiglio Indigenista Missionario (CIMI). Ma le necessità sono molto maggiori rispetto a quanto già ricevuto. “Questo è l’aiuto che diamo, ma vediamo che è ancora troppo poco per soddisfare la grande richiesta della popolazione”, rivela il diacono salesiano José Alves de Oliveira.

E tuttavia per gli indigeni, il poco ricevuto sembra molto e il sentimento è di profonda gratitudine. Moisés, il vice cacique (capo) degli Xavante del villaggio di São Pedro, esprime questo sentimento con queste parole. “Questa donazione è un motivo di grande gioia per tutta la nostra comunità, vi ringrazio molto”. Lo stesso sentimento è espresso dal cacique Vitório, del villaggio Imaculada Conceição, dove sono stati distribuiti, oltre a generi alimentari, anche vestiti e scarpe. “Grazie mille per esservi ricordato di noi”, ha testimoniato.

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