L’iniziativa, promossa dall’arciprete coadiutore di Santa Maria Maggiore, Card. Rolandas Makrickas, ha visto la partecipazione anche della Famiglia Salesiana romana, con in testa il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Fabio Attard, che nella serata di venerdì 2 maggio 2025 ha animato integralmente il Rosario vespertino, guidando la preghiera e le meditazioni annesse.
Alla celebrazione hanno preso parte, infatti, i salesiani della Sede Centrale Salesiana e della comunità della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, non distante dalla basilica liberiana, insieme anche a diverse Figlie di Maria Ausiliatrice. In prima fila accanto a Don Attard c’erano anche lo stesso cardinale Makrickas e Mons. Benoni Ambarus, Vescovo ausiliare della diocesi di Roma.
La risposta immediatamente positiva della Famiglia Salesiana all’invito ad animare questa serata di preghiera, e ancor più la presidenza del Rettor Maggiore al Rosario serale, sono stati due segni tangibili di quanto il mondo salesiano mantenga sempre la devozione mariana al centro del proprio carisma, così come di quanto sia diffuso e forte l’affetto e la riconoscenza dei Figli e Figlie spirituali di Don Bosco verso Papa Francesco e il suo magistero.
Altro segno rilevante dell’iniziativa di questi Rosari è anche la partecipazione ai momenti di preghiera di molte persone povere e ai margini, quelle più care al defunto pontefice, così come gli operatori e i volontari che di loro si occupano. Alla stessa serata animata dalla Famiglia Salesiana erano presenti, infatti, anche i membri del Polo Civico dell’Esquilino, sorella Adriana Domenici, consacrata che vive tra chi non ha casa o abita in strutture occupate, e don Mattia Ferrari, cappellano di “Mediterranea Saving Humans”, organizzazione umanitaria che dal 2018 salva le persone che si avventurano in mare.
Il giorno seguente, invece, sabato 3 maggio, l’omaggio a Maria e il ricordo al Pontefice argentino è stato invece offerto dalla compagnia dell’Osservatore di Strada – il mensile dell’Osservatore Romano, fortemente sostenuto da Papa Bergoglio, che si distingue come “giornale dei poveri, per i poveri, con i poveri”. In questa circostanza persone vulnerabili, volontari e religiosi si sono ritrovati nella piazza antistante la Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare insieme e rendere omaggio al Vescovo di Roma che ha offerto ai poveri molte opere di carità: dai dormitori, alle docce, dalla barberia all’ambulatorio sotto il Colonnato di San Pietro, e che ha dato loro la possibilità di scrivere sul giornale della Santa Sede la propria storia e di offrire uno sguardo nuovo sulla realtà.
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