All’edizione 2025 della Consulta Mondiale dell’FS, realizzata a Roma a motivo del Giubileo, sono direttamente rappresentati 28 dei 32 gruppi, la maggior parte dei quali con più di un membro, rendendo il totale dei partecipanti – compreso anche il personale del Segretariato per la Famiglia Salesiana – pari a circa 50 persone, per una delle edizioni più partecipate di sempre.
Dopo il benvenuto di martedì 3 giugno, presso l’Università Pontificia Salesiana (UPS), con l’accoglienza dei partecipanti e un primo momento libero per ambientarsi, le attività ufficiali sono iniziate nella mattinata di mercoledì 4, con la partecipazione di tutti i presenti all’evento all’udienza in Vaticano con Papa Leone XIV. È stato un momento di grande comunione salesiana ed ecclesiale, nel contesto del Giubileo della Speranza, durante il quale i Superiori Maggiori e i Responsabili e Delegati dei vari gruppi dell’FS hanno ricevuto anche il riconoscimento speciale del saluto all’altoparlante tra i saluti ufficiali dei gruppi rappresentati in Piazza San Pietro.
I membri della Consulta hanno proseguito la giornata sempre restando negli spazi vaticani. L’appuntamento successivo è stato, in tarda mattinata, l’incontro con il Card. Ángel Fernández Artime, Pro-Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (DIVCSVA), e già Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana (2014-2024), che proprio per il suo precedente incarico ben conosce la natura, la realtà, le funzioni e il clima proprio della Consulta Mondiale.
Così, in un clima di grande affabilità e amichevolezza, il cardinale salesiano ha salutato i presenti, ha presentato la loro la Prefetta del DIVCSVA, suor Simona Brambilla, e ha fatto visitare loro gli ambienti del Dicastero. Successivamente, presso la Cappella delle Suore Francescane in Vaticano, il Pro-Prefetto ha presieduto l’Eucaristia, durante la quale, in considerazione dei lavori che la Consulta si preparava a fare, ha parlato dell’importanza di avere un cuore libero come premessa fondamentale per lasciare spazio all'azione di Dio.
La giornata ha poi trovato il suo apice nel primo pomeriggio, con il pellegrinaggio giubilare alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, vissuto in un clima di preghiera e di fraternità salesiana, con ogni partecipante alfiere di uno specifico carisma e di una particolare attenzione pastorale, ma pur sempre tutti accomunati dalla spiritualità di Don Bosco e dal servizio ai giovani e alla Chiesa.
In serata la compagine ha fatto ritorno all’UPS per la recita comunitaria dei vespri e la “buonanotte salesiana” offerta dal Rettor Maggiore, Don Fabio Attard. Nella circostanza l’XI Successore di Don Bosco ha offerto tre significativi spunti:
– in primo luogo, ha richiamato l’invito ad essere “Chiesa in uscita” che ha contrassegnato il pontificato di Papa Francesco, sottolineando che tale esortazione per l’FS significa un appello specifico a camminare con le nuove generazioni.
– In secondo luogo, ha messo al centro della riflessione “il cambiamento” che è necessario operare a livello di proposte e percorsi, perché, ha osservato “le risposte di ieri non valgono oggi perché la domanda è cambiata”. Per questo, ha chiesto a tutti di essere sempre attenti “alle sorprese che il Signore prepara per noi”.
– Infine, nel terzo punto, ha ribadito di tenere sempre fisso lo sguardo su Gesù, quale presupposto per essere davvero credenti, credibili e creduti. “Dio è con noi, ma noi siamo con lui?” ha provocato in conclusione.
Con queste intuizioni disseminate nei cuori di tutti i presenti ha avuto termine la prima, proficua giornata della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana.
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