India – Disconnettersi per riconnettersi: l’evento giovanile “Connect 2.5” unisce fede e natura

22 Luglio 2025

(ANS – Sulcorna) – Oltre 100 giovani provenienti dagli Stati indiani di Goa, Maharashtra e Karnataka si sono riuniti domenica 20 luglio 2025 presso la fattoria educativa salesiana di Sulcorna, presso Goa, per partecipare all’atteso ritiro “Connect 2.5”. L’iniziativa, promossa congiuntamente dal Movimento Giovanile Salesiano e dall’istituzione salesiana “Don Bosco Youth Services”, ha invitato i partecipanti a “disconnettersi” dagli schermi digitali per “riconnettersi” con la natura, la spiritualità e la comunità. Nonostante le abbondanti piogge del mattino, i partecipanti hanno ammirato con entusiasmo il paesaggio di Goa bagnato dal monsone, che ha saputo rispecchiare perfettamente il tema dell’armonia con l’ambiente.

Una giornata aperta dall’Eucaristia

La giornata è iniziata con una celebrazione eucaristica presieduta da don Jacinto Dias, che ha attinto alle sue esperienze missionarie in Sudafrica per ispirare i giovani. Li ha esortati a riorientare la propria vita mettendo Dio al primo posto, ponendo l’accento sulla giustizia divina, la misericordia e l’importanza di un rinnovamento spirituale costante. La Messa è stata concelebrata anche da don Clive Telles, Superiore dell’Ispettoria INP, insieme a don Ronald Vaz, don Sheldon Fernandes e don Julius Rasquinha, a testimonianza dell’impegno salesiano per la formazione dei giovani attraverso la fede e il contatto con la natura.

Costruire legami attraverso le risate e il gioco

Dopo la Messa, i partecipanti sono stati divisi in dieci squadre contrassegnate da colori diversi per partecipare ad attività volte a fare gruppo, guidate da don Ralin De Souza. I giochi, pensati per abbattere le barriere sociali e favorire la collaborazione, hanno trasformato rapidamente degli sconosciuti in compagni di squadra. L’atmosfera si è riempita di risate e incitamenti, mentre lo spirito competitivo faceva emergere il lato giocoso di ciascuno. “L’energia era contagiosa”, ha raccontato un partecipante proveniente da Panjim, sottolineando la rapidità con cui si sono creati legami.

Dalle parole ai fatti: la sfida ambientale

Uno dei momenti salienti della giornata è stata l’iniziativa di piantagione ambientale. I giovani sono passati dalla riflessione sull’ecologia all’azione concreta. Guidati da don Sredny Antao, responsabile della fattoria educativa salesiana di Sulcorna, hanno ricevuto istruzioni pratiche sulla coltivazione delle piantine – dalla distanza tra gli innesti alla preparazione del terreno e alla cura delle radici – con particolare attenzione alla coltivazione della noce di areca. Nonostante la pioggia, i ragazzi si sono rimboccati le maniche, mescolando il compost e piantando gli arbusti con dedizione.

Alcuni gruppi, accompagnati da don Lawrence Monteiro, Direttore della casa salesiana di Sulcorna, hanno raggiunto con il trattore le zone montuose più impervie, per piantare anche nelle condizioni più sfidanti. Il gesto simbolico del lavarsi le mani sporche di fango in un fiume vicino ha ricordato con umiltà il duro lavoro quotidiano degli agricoltori, lasciando nei giovani un segno profondo e un rinnovato rispetto per la terra.

Riscoprire la gioia attraverso la natura

Nel pomeriggio, lo spirito d’avventura è proseguito con un trekking guidato da don Constantine Fernandes. Il percorso, tra colline verdeggianti, campi avvolti dalla nebbia e ruscelli in piena, ha offerto ai partecipanti l’occasione di immergersi nella bellezza della natura di Goa durante la stagione dei monsoni. Attività di osservazione lungo il cammino hanno stimolato i giovani a entrare in contatto con l’ambiente in modo consapevole. Il trekking si è concluso presso una sorgente d’acqua, dove le attività strutturate hanno lasciato spazio alla gioia spontanea. I ragazzi hanno giocato liberamente, riscoprendo la felicità semplice che nasce dal contatto diretto con il Creato.

Una giornata di gratitudine e trasformazione

Nel suo discorso conclusivo, don Austin Fernandes, Direttore di Don Bosco Youth Services, ha espresso profonda gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di Connect 2.5, riconoscendo l’impegno silenzioso di chi ha lavorato dietro le quinte. Una preghiera finale di ringraziamento, guidata da don Ronald Vaz, ha suggellato il momento, riconoscendo come alla base del successo dell’iniziativa vi sia stato il felice incontro tra la Provvidenza divina e la collaborazione umana.

Un’esperienza trasformatrice

“Connect 2.5 è stato più di una giornata lontano dagli schermi: è stato un percorso trasformativo di crescita comunitaria, risveglio ecologico e rinnovamento spirituale. I partecipanti sono tornati a casa con nuove amicizie, ricordi preziosi e un senso più profondo di rispetto per la natura. Il successo dell’evento non si misura solo nei numeri, ma nel cambiamento visibile: giovani che da semplici utenti digitali sono diventati custodi attivi dell’ambiente” hanno affermato gli organizzatori dell’evento.

L’impegno del Movimento Giovanile Salesiano in iniziative come Connect 2.5 mostra una profonda comprensione delle sfide contemporanee e del valore della spiritualità ecologica per formare giovani resilienti e consapevoli.

Mentre le nuvole monsoniche si diradavano e i giovani si salutavano tra loro, i semi della conversione ecologica stavano già germogliando nei loro cuori, promuovendo un futuro fondato sull’armonia con il Creato.

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