I salesiani al centro del pellegrinaggio

Tra i pellegrini internazionali, la Famiglia Salesiana è stata fortemente presente, dando compimento alla visione di Don Bosco di stare sempre al fianco dei giovani. Trenta membri del Movimento Giovanile Salesiano di Hong Kong e Macao, guidati da don Anthony Leung Po-taka e don Carlos Cheung SDB, si sono uniti alla più ampia delegazione della regione. Il loro viaggio è stato caratterizzato non solo dalla partecipazione ai principali eventi giubilari, ma anche da esperienze peculiari salesiane di preghiera, amicizia e formazione.

Prima di arrivare a Roma, il gruppo ha visitato Milano, Firenze, Assisi e Napoli, scoprendo la bellezza del creato durante una rara escursione a Lecco – un incontro rigenerante per i giovani abituati alla vita metropolitana di Hong Kong. Per molti, il pellegrinaggio ha offerto una prima esperienza della comunità salesiana al di fuori della loro patria, e ha permesso di approfondire i reciproci legami e la fede.

Formazione spirituale presso l’Università Pontificia Salesiana

Il 1° agosto, i giovani del gruppo salesiano si sono riuniti presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma per un ritiro spirituale guidato dal cardinale Stephen Chow Sau-yan, SJ, Vescovo di Hong Kong, in coincidenza con la giornata di penitenza del Giubileo dei Giovani al Circo Massimo. Il Cardinale ha invitato i giovani a compiere ciascuno un “Esame di coscienza ignaziano”, incoraggiandoli a riflettere onestamente sulla gratitudine e sulle sfide, e ad aprirsi alla presenza amorevole di Dio. La Messa pomeridiana nella Cappella dedicata a Gesù Maestro si è concentrata sul superamento dei pregiudizi e sul permettere alla grazia di plasmare i loro incontri.

Don Carlos Cheung, SDB, ha riflettuto in proposito: “Il cardinale ci ha ricordato di non vivere la nostra vita intrappolati dai nostri pregiudizi, poiché questi possono impedirci di comprendere veramente gli altri”. L’approccio salesiano, radicato nell’accompagnamento e nell’amorevolezza, si è riflesso nel messaggio più ampio del ritiro: vedere gli altri con gli occhi di Dio e crescere nella carità, nella fede e nella speranza.

Una chiamata universale alla speranza

Le parole di Papa Leone XIV durante la Messa di chiusura hanno fatto eco alla convinzione di Don Bosco sul potenziale dei giovani: “Voi siete il segno che un mondo diverso è possibile”. Il Santo Padre ha esortato i giovani a radicare la loro vita nella preghiera, nella generosità e nei sacramenti, traendo ispirazione da alcuni modelli di santità giovanile che saranno presto canonizzati: il beato Pier Giorgio Frassati e il beato Carlo Acutis.

In un momento profondamente commovente, il Papa ha pregato per due giovani pellegrine morti durante la settimana giubilare e ha espresso solidarietà ai giovani che soffrono a Gaza e in Ucraina. “Uniti a Gesù come i tralci alla vite, porterete molto frutto. Sarete il sale della terra, la luce del mondo, semi di speranza ovunque vivrete”, ha proclamato il Papa.

Guardando al futuro: la missione salesiana continua

Mentre la folla esplodeva di gioia all’annuncio della prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Seul (3-8 agosto 2027), i giovani pellegrini salesiani di Hong Kong hanno rinnovato il loro impegno verso il sogno di Don Bosco: essere “buoni cristiani e onesti cittadini”, costruendo un mondo di pace e speranza.

Per i Figli di Don Bosco e i giovani che essi servono, il Giubileo non è stato solo una celebrazione puntuale, ma un incontro vivo con Cristo e una chiamata ad andare avanti come “pellegrini di speranza”, testimoni di un mondo rinnovato dall’amore, dal servizio e dalla fede.

Per gentile concessione del Sunday EXAMINER, Hong Kong

Tweet