Il rito d’insediamento è avvenuto nell’ambito della Messa delle ore 10, celebrata all’interno della Cappella di Maria Ausiliatrice, e che ha visto presenti – tra gli altri – mons. Bulus Dauwa Yohanna, vescovo di Kontagora, don Alphonse Owoudou, Consigliere Regionale per l’Africa-Madagascar, e don Michael Karikunnel, Superiore dell’Ispettoria Africa Occidentale Anglofona (AFW), ora chiusa nell’ambito della riorganizzazione delle presenze salesiane in Africa Occidentale.

Durante l’omelia, riferendosi alla parabola del figliol prodigo del Vangelo del giorno, don Owoudou ha descritto i Salesiani come una grande famiglia che ha bisogno di una guida, mentre lavora insieme e mantiene l’unità: “Una casa che è divisa contro se stessa cadrà. Una famiglia deve essere unita se si vuole che stia in piedi – ha dichiarato –. Per me, come Regionale, quest’Ispettoria è un segno di speranza. Dobbiamo mostrare alla gente che tutto è possibile, se siamo uniti da Dio”.

La celebrazione ha raggiunto il suo apice quando don Crisafulli è stato insediato come primo Superiore dell’Ispettoria (ANN), seguito poi dagli altri otto salesiani che hanno assunto i rispettivi incarichi nel Consiglio ispettoriale:

-        don Peter Morba, Vicario

-        don Maximus Okoro, Economo e Direttore dell’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo (PDO)

-        don Stephen Omoniyi, Delegato per le Missioni

-        don Raphael Airoboman, Delegato per il Lavoro Sociale e i Giovani a Rischio

-        don James Ailen Oriafo, Delegato per la Pastorale Giovanile

-        don Samuel Job, Delegato per le Comunicazioni Sociali

-        don Ambrose Anene, Delegato per la Famiglia Salesiana

-        don Chikezie Ekugbah, Segretario Ispettoriale

Da parte sua mons. Dauwa Yohanna ha esortato tutti e tutte a lavorare e collaborare con l'Ispettore e i suoi Consiglieri. E subito dopo la Messa, il presule, l’Ispettore e il suo Vicario si sono recati sul prato della nuova Casa ispettoriale e hanno issato la bandiera della Nigeria, quella del Niger e quella del Vaticano, e hanno svelato una targa commemorativa e il logo di ANN.

La giornata è poi proseguita con un momento di festa, contrassegnato da musica e danze tradizionali, rappresentazioni teatrali da parte dei giovani e un’agape fraterna.

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