Il simposio ha approfondito le dimensioni teologiche e spirituali delle immagini sacre attraverso il patrimonio unico di Gerusalemme. Punto centrale dell’evento è stata la relazione del salesiano don Vincent Bosco, che ha tenuto una conferenza intitolata “La Terra Santa come icona secondo San Giovanni Damasceno”. A partire dagli scritti del Padre della Chiesa, don Vincent Bosco ha sostenuto che la stessa Terra Santa può essere intesa come un’icona vivente – un segno visibile che media il mistero invisibile di Dio. Le sue riflessioni hanno invitato i presenti a percepire Gerusalemme non solo come un luogo geografico, ma come uno spazio sacro in cui la rivelazione divina diventa tangibile.
Accanto al contributo del Figlio di don Bosco, altri tre relatori hanno ampliato la riflessione. La sig.ra Maria Ruiz, padre Christodoulos e padre Arshak Ghazaryan hanno presentato prospettive storiche e spirituali sulla teologia delle icone sacre, trattando il loro ruolo nel culto cristiano, l’evoluzione delle tradizioni iconografiche e la disciplina spirituale necessaria per contemplare le immagini sacre. I loro interventi hanno arricchito un dialogo profondamente radicato nell’eredità condivisa delle Chiese d’Oriente e d’Occidente.
Il tono dell’incontro è stato caratterizzato da sincera fraternità. La presenza di più patriarchi, sacerdoti, studiosi e fedeli provenienti da diverse tradizioni ecclesiali ha favorito un clima di Chiesa unita nella venerazione, nonostante le differenze nelle consuetudini liturgiche o negli accenti dottrinali. I partecipanti hanno sottolineato che una tale manifestazione di unità a Gerusalemme – dove la storia del cristianesimo è spesso intrecciata con le sue tensioni – rappresenta una testimonianza significativa della continua ricerca di comprensione reciproca.
Il simposio si è concluso con la presentazione ufficiale del primo libro di don Vincent Bosco, “The Christological Foundations of the Doctrine of Sacred Icons According to John of Damascus” (I fondamenti cristologici della Dottrina delle Sacre Icone secondo San Giovanni Damasceno). Il volume illustra gli argomenti di Giovanni Damasceno in difesa delle icone sacre, mostrando come egli rispose al movimento iconoclasta appellandosi alla Sacra Scrittura e alla Tradizione. Il testo mette in luce quello che il salesiano definisce un “effetto pendolo”, catturando la lotta interiore che molti credenti sperimentano nel muoversi tra venerazione, dubbio e chiarezza teologica riguardo alle immagini sacre.
I primi lettori del testo e i partecipanti al simposio hanno apprezzato la pubblicazione e hanno affermato che essa potrà favorire un dialogo ricco. Più che un manuale teologico, il libro invita il lettore ad approfondire la propria relazione spirituale con le icone – oggetti che per secoli hanno guidato la preghiera, la contemplazione e la devozione nel mondo cristiano.
Fonte: Don Bosco South Asia
