“I diritti dei bambini sono diritti umani, non negoziabili e universali. Ma oggi in troppi luoghi i diritti dei bambini vengono fraintesi, ignorati o addirittura negati e attaccati” afferma l’UNICEF.
In onore della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, “Salesian Missions” presenta con soddisfazione i programmi sociali ed educativi a beneficio dei bambini di tutto il mondo.
Grazie al finanziamento di “Salesian Missions”, i Figli di Don Bosco dell’Argentina hanno ristrutturato la palestra “Betania” nel quartiere di Ludueña a Rosario, per offrire un luogo sicuro agli abitanti della zona. Il progetto, noto come “Un posto per chi non ha un posto”, ha avuto un impatto su oltre 2.000 giovani in diversi centri e programmi salesiani della comunità del Vicariato del Sacro Cuore di Gesù.
La palestra è stata oggetto di ampi lavori di ristrutturazione, tra cui un nuovo pavimento in granito, la riparazione delle pareti, la sistemazione del sistema di drenaggio e il completo rinnovo dell’impianto elettrico. Al piano superiore della palestra, l’ingresso è stato migliorato e gli spazi sono stati riorganizzati. Sono stati aggiunti una nuova stanza e due uffici che fungono da spazio sicuro a supporto di giovani e donne vulnerabili. È stata inoltre realizzata una sala multiuso. Al piano terra, sono stati ristrutturati i servizi igienici per uomini, donne e persone con disabilità. È stato costruito un deposito per sedie e tavoli, oltre all'accesso all'area giochi del piano terra.
I salesiani comprendono l’importanza di avere uno spazio comunitario come la palestra, dove i giovani possano praticare sport, entrare in contatto con i coetanei e apprendere competenze essenziali per la vita attraverso l'interazione sociale. Lo spazio è disponibile anche per altri scopi educativi e sociali, anche quando non è utilizzato dagli studenti.
In Libano, i salesiani hanno potuto fornire assistenza d’emergenza alle persone colpite dalla guerra. Il progetto “Assistenza di emergenza per le comunità Fidar e Hossoun e i rifugiati a Beirut” ha garantito che le famiglie che vivono in queste comunità dispongano dei beni di prima necessità e del supporto psicologico di cui hanno bisogno.
Grazie al sostegno internazionale veicolato, i salesiani hanno potuto fornire assistenza medica, supporto psicosociale, scorte di cibo, buoni carburante e vestiti caldi. Le famiglie sono state scelte tra quelle coinvolte nei centri e nelle scuole salesiane locali.
Un salesiano ha osservato: “Grazie agli sforzi coordinati, la nostra squadra ha fornito un sollievo immediato e ha gettato le basi per la resilienza e la speranza durante un periodo incredibilmente difficile. Inoltre, il progetto ha avuto un impatto completo e profondo, poiché ha combinato supporto educativo, assistenza psicologica e attività sociali per rispondere alle molteplici esigenze delle varie comunità servite dai Salesiani”.
I salesiani hanno potuto aiutare a sostenere i bambini di due orfanotrofi ad Aleppo, in Siria, grazie al finanziamento alla generosità dei donatori di “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana di New Rochelle, negli Stati Uniti. Con questo nuovo progetto in corso è stato possibile sostenere un orfanotrofio armeno, che ospita 30 bambini, e un orfanotrofio musulmano, che ospita 50 minori dai 6 ai 18 anni.
I volontari hanno coinvolto i bambini in attività quali sport e giochi, sessioni culturali ed educative, laboratori psicologici, spettacoli teatrali interattivi e una giornata di festa. I bambini hanno anche avuto accesso a sessioni di consulenza individuale per iniziare o continuare il supporto terapeutico in un ambiente sicuro e confidenziale. Inoltre, ad ogni bambino è stato anche chiesto di scegliere un nuovo paio di scarpe. Gli orfanotrofi di Aleppo sono criticamente sottoutilizzati e affrontano sfide travolgenti, tra cui l'eccesso di capacità, la carenza di personale e i finanziamenti limitati per soddisfare anche le esigenze più basilari dei bambini.
Un salesiano di Aleppo ha osservato: “Il progetto degli orfanatrofi rappresenta una potente iniziativa umanitaria, che ha fornito cure essenziali e sostegno emotivo ai bambini orfani di Aleppo – indipendentemente dalla loro religione, provenienza o comunità. In mezzo alla crisi umanitaria in corso e all’instabilità socioeconomica nella regione, questo progetto è servito come un faro di speranza, offrendo a questi bambini non solo risorse essenziali ma anche dignità, amore e appartenenza”.
Infine, nel piccolo villaggio di Kunkundjan Mariama, vicino a Banjul, in Gambia, grazie ai salesiani l’apicoltura è diventata un’opportunità di riscatto. I Figli di Don Bosco hanno sviluppato, infatti, un progetto di apicoltura sostenibile: il Don Bosco Garden dispone infatti ora di 30 nuovi alveari, portando il totale a 50 unità. Trentatré giovani sono stati formati nella cura delle api e nella produzione di miele.
Edouard, uno di essi, ha testimoniato: “Ho apprezzato molto la formazione e spero di diventare un futuro formatore in apicoltura anch’io, un giorno, perché voglio trasmettere quanto ho imparato ad altri studenti”.
Un salesiano della comunità ha osservato: “Gli alveari aggiuntivi costituiscono un’ulteriore fonte di reddito e una piccola opportunità di generazione di reddito, consentendo alla popolazione di soddisfare i propri bisogni”.
