La Scuola ha riunito le équipe dei Settori di Comunicazione Sociale, delle radio, delle case editrici e del Bollettino Salesiano di: Messico, Repubblica Dominicana, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile, Uruguay, Paraguay e Argentina; inoltre, per le prime sessioni, inerenti i temi proposti dal Dicastero di Comunicazione Sociale, si sono aggiunte anche le équipe della Spagna.

Questa scuola è un programma speciale organizzato dal Dicastero di Comunicazione Sociale della Congregazione Salesiana, con la collaborazione dei Coordinatori di Comunicazione Sociale delle diverse Regioni.

I partecipanti sono salesiani e laici di diverse età e con vari incarichi all’interno del settore comunicazione.

“Questa scuola è un modello di formazione alla comunicazione in modo che i Delegati possano adattarlo e applicarlo con i Coordinatori e le loro équipe, secondo ogni realtà locale. È uno spazio di unificazione dei criteri di comunicazione salesiani che potrebbe dare grandi frutti. È una meravigliosa opportunità per tornare a Don Bosco, rendendolo attuale con i nuovi progressi della comunicazione”, ha detto don Juan Pablo Abreu, Delegato ispettoriale per la Comunicazione Sociale dell’Ispettoria dell’Antille.

“Penso che sia importante avere uno spazio per unificare le conoscenze di tutte le équipe e stabilire insieme la direzione, attraverso ciò che stiamo ricevendo e interagendo tra di noi; serve per aggiornarci e approfondire la ricchezza del carisma in termini di comunicazione, soprattutto per quanti tra noi che non provengono da ambienti salesiani”, ha aggiunto Adriana Porteiro, Delegata per la Comunicazione Sociale dell’Ispettoria dell’Uruguay.

Vicente Fritz, Coordinatore del Bollettino Salesiano d’America, afferma ancora: “L'importanza di questa scuola ha a che vedere con l'esercizio della collaborazione, della sinergia e della sinodalità a livello delle comunicazioni del continente, oltre che per avere una base di conoscenze e buone pratiche ed elementi carismatici che ci permettono di sviluppare il nostro lavoro ovunque ci troviamo nelle imprese di comunicazione. Questo è un punto di incontro e di comunione di conoscenze e di cosa fare nella nostra missione come Delegati di Comunicazione Sociale”. 

“La Scuola Salesiana di Comunicazione è importante perché ci permette di approfondire le nostre conoscenze nel campo della comunicazione da una prospettiva salesiana. Tutti i contenuti condivisi finora sono in armonia con il contesto attuale della Chiesa Cattolica e le sue linee guida sulla Comunicazione. Per noi che lavoriamo nelle opere salesiane è fondamentale approfondire questi insegnamenti”, è il pensiero di Jocasta Pimentel, Coordinatrice delle Radio Salesiane in America.

Si spera che questa scuola porti grandi frutti per la Congregazione, non solo per l’apprendimento di temi di grande importanza per lo sviluppo della Comunicazione Sociale nella vita salesiana, ma anche per la condivisione della ricchezza culturale dei 16 Paesi coinvolti, così come per l’esperienza realizzata da ogni partecipante.

La dinamica è semplice: i partecipanti si collegano una volta al mese via Zoom, l’incontro dura 90 minuti, 60 minuti di presentazione e 30 minuti di riflessione comune e domande. Il relatore che guida la sessione offre poi un compito pratico per quel mese, che viene condiviso in un gruppo Facebook, dove questo argomento può essere condiviso durante quelle quattro settimane. E sempre il relatore offre ulteriori materiali di approfondimento sulla materia, come libri, serie, film, siti web…

L’ECO si articola su 15 mesi, con l’ultima sessione prevista a novembre 2022.

La scuola è nata come risposta alle due azioni proposte dal Progetto di Animazione e Governo del Dicastero di Comunicazione Sociale (2020-2026) sulla base della proposta programmatica del Rettor Maggiore dopo il Capitolo Generale 28°: Vivere il Sacramento Salesiano della Presenza (Priorità n. 3).

“Abbiamo una grande sfida come responsabili della comunicazione nelle diverse Regioni della Congregazione, ed è quella di stare al passo con questa vita digitale che avanza così velocemente. Una delle nostre responsabilità è quella di formarci perché la comunicazione si evolve e il modo di comunicare non è lo stesso di cinque anni fa. Utilizzare le ultime tecnologie per la missione è la nostra principale responsabilità. Dobbiamo imparare a farlo bene. E siamo impegnati in questo”, conclude Zaida Navarrete, Coordinatrice Regionale della Comunicazione in America.

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