Ecuador – Comunicato ufficiale dell’Ispettore dei Salesiani a fronte della situazione di insicurezza e sfiducia

11 Gennaio 2024

(ANS – Quito) – A motivo della situazione di “insicurezza e sfiducia” che si registra attualmente in Ecuador, il Superiore dei Salesiani dell’Ispettoria “Sacro Cuore di Gesù” dell’Ecuador (ECU), don Marcelo Farfán, ha diramato un comunicato ufficiale, che riportiamo qui di seguito.

Il nostro Paese sta attraversando una situazione di diffusa insicurezza. La delinquenza e il crimine organizzato hanno fatto sì che la popolazione viva in un permanente clima di sfiducia, paura e senso di indifesa da parte dello Stato.

L’alleanza delle bande locali con i cartelli internazionali del narcotraffico ha trasformato l’Ecuador in un territorio in cui il controllo della commercializzazione della droga viene violentemente conteso. Questa situazione ha provocato la destabilizzazione del Governo e delle stesse strutture dello Stato. Attraverso l’indagine della Procura, nota come caso “Metastasi”, sono stati svelati i legami tra il narcotraffico e la classe politica, il sistema giudiziario e le stesse forze dell’ordine.

Nonostante gli sforzi del Governo per mantenere l’ordine e la pace sociale, martedì 9 gennaio l’Ecuador ha vissuto una delle sue giornate più violente, caratterizzata da attentati con bombe, saccheggi, rapine e dall’irruzione di un gruppo di criminali armati in una stazione televisiva. Ciò ha provocato uno stato di commozione a livello nazionale.

Di fronte agli ultimi eventi occorsi, è importante comunicare che tutti i confratelli salesiani stanno lavorando normalmente e le strutture fisiche delle nostre comunità non sono state colpite. Tuttavia, in città come Esmeraldas e Guayaquil, alcune famiglie, che fanno parte della proposta salesiana, hanno subito estorsioni da parte di bande criminali che operano in quelle zone.

Per garantire la sicurezza dei collaboratori delle comunità e delle opere salesiane, sono state adottate le seguenti misure: la sospensione delle lezioni in presenza nei 22 Centri Scolastici Salesiani (CES, in spagnolo) e nelle tre sedi dell’Università Politecnica Salesiana (UPS); l’utilizzo del telelavoro come suggerito dalle autorità governative; e l’applicazione di misure preventive di mobilità e di sicurezza per mantenere l’ordine e la sicurezza in ciascuna delle nostre presenze.

Infine, confidando in Dio e nella nostra Madre Ausiliatrice, speriamo che la tranquillità e la sicurezza tornino in Ecuador, per continuare a costruire una società pacifica per tutti.

Don Marcelo Farfán, SDB

Ispettore dei Salesiani in Ecuador

InfoANS

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