RMG – SDB Ispettorie: l’Ispettoria “San Carlo Borromeo” dell’Italia Lombardo-Emiliana (ILE)

03 Aprile 2025

(ANS – Roma) – Nel 1901 sorgevano distintamente l’Ispettoria Lombarda e l’Ispettoria Emiliana, cui venivano affidate le case in precedenza erano attribuite, in parte all’Ispettoria Piemontese, in parte all’Ispettoria Veneta, e in parte all’Ispettoria Romana.

-        all’Ispettoria Piemontese appartenevano Milano, Pavia, Sondrio; 

-        all’Ispettoria Veneta appartenevano Parma, Palanzano di Parma, Treviglio, Comacchio, Ferrara, Modena; 

-        all’Ispettoria Romana appartenevano Bologna e le case della Romagna. 

L’Ispettoria Lombarda “San Carlo Borromeo” fu voluta dal Beato Michele Rua nell’autunno del 1901 e la sua erezione canonica fu sancita dal Cardinale Girolamo Maria Gotti il 20 gennaio 1902. Ne era Ispettore don Lorenzo Saluzzo e comprendeva otto case: Ascona, Balerna, Busto Arsizio, Desenzano, Milano, Pavia, Sondrio, Treviglio. Sede Ispettoriale era Milano. 

Con lo stesso atto e la stessa data fu eretta l’Ispettoria Emiliana “Beata Vergine di San Luca”. Ne era Ispettore don Carlo Farina e comprendeva nove case: Bologna, Comacchio Seminario, Comacchio Oratorio, Faenza, Ferrara, Lugo, Modena, Parma, Palanzano di Parma. Sede Ispettoriale era Bologna. 

Nel 1911, dopo la morte del Beato Michele Rua, le case della Lombardia e della Svizzera furono aggregate all’Ispettoria Veneta “San Marco”, mentre le case dell’Emilia Romagna furono aggregate all’Ispettoria Ligure “San Giovanni Battista”, con sede in Genova-Sampierdarena. 

Nel 1926 su proposta di Don Filippo Rinaldi, con Rescritto del 28 maggio, il Cardinale Camillo Laurenti sanzionò la costituzione dell’Ispettoria Lombardo-Emiliana “San Carlo Borromeo” con sede in Milano e con primo Ispettore don Giovanni Battista Antoniol, comprendente 19 opere (Bologna, Brescia, Castel de’ Britti, Chiari, Comacchio, Faenza, Fidenza, Ferrara, Finale Emilia, Iseo, Lugo, Milano, Modena, Montechiarugolo, Parma, Pavia, Ravenna, Sondrio, Treviglio. Le case della Svizzera passarono all’Ispettoria Novarese appena costituita).  

Le fluttuanti appartenenze giuridiche cui venivano sottoposte non avevano particolare influenza sulla loro carica apostolica. 

Limitandoci alle case sorte prima della nascita ufficiale dell’Ispettoria (1926), circa la loro origine si possono distinguere tre gruppi. 

Il primo gruppo è costituito da una sola casa: Parma, la quale ha celebrato il suo centenario con il centenario della morte del Fondatore, avvenuta nel 1888, che personalmente la volle. 

Il secondo gruppo è costituito da case aperte per diretto interessamento del Beato Michele Rua: Treviglio, aperta nel 1892 da Don Rua che raccolse e portò a conclusione gli approcci già avviati da Don Bosco; Milano, voluta fin dal 1875 da Don Bosco e realizzata da Don Rua nel 1894, Bologna, Modena, Ferrara, nate come risposta al Primo Convegno Internazionale dei Cooperatori Salesiani nel 1896; Sondrio, aperta in seguito a pressioni del Cardinale Ferrari su Don Rua nel 1897; Pavia accettata da Don Rua nel 1897. Appartenenti a questo gruppo si possono considerare anche Castel de’ Britti, sorta come eco al Convegno Internazionale dei Cooperatori di Bologna nel 1910; Montechiarugolo nata dal movimento salesiano suscitato a Parma da Don Baratta nel 1919. 

Il terzo gruppo è formato dalle case sorte con la nascita dell’Ispettoria: 1926 Brescia-Chiari aperta nel 1926 e personalmente acquistata da Don Rinaldi. 

Ad ogni modo, se il 1926 è l’anno fondamentale della nascita dell’Ispettoria, altre cinque tappe sono importanti nella sua storia: il 1942, il 1982, il 1993, il 1998, il 2010. 

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale (1942), con carattere di urgenza, il Capitolo Superiore Salesiano, nella seduta del 5 giugno 1942, decise lo smembramento delle quattro case romagnole di Faenza, Lugo, Ravenna e Forlì dall’Ispettoria Lombardo-Emiliana, assegnandole alla nuova Ispettoria Adriatica. 

In seguito al “Progetto Africa” (1982) l’Ispettoria spalanca le sue porte al mondo missionario con l’intervento diretto in Etiopia, con la presenza di Dilla, nello stesso 1982, di Zway nel 1986, Addis Abeba - Cheshire nel 1990, di Addis Abeba-Makanissa nel 1998. Ultimata la costruzione del noviziato a Debre Zeit, si stanno completando i lavori per l’opera di Addis Abeba. 

Al tempo stesso, nel 1984 viene chiuso l’Istituto "Giglio" di Vendrogno, attivo dal 1939, che era stato per decenni una realtà viva, pulsante e profondamente salesiana, situata nel cuore della Valsassina, un vero e proprio "cortile" salesiano sulle montagne.

Il 1° settembre 1993 il Rettor Maggiore Don Egidio Viganò decretava il passaggio all’Ispettoria Lombardo Emiliana delle tre case della Svizzera: Lugano, Maroggia e Zurigo. 

Con il 1° settembre 1998 le case della Romagna: Faenza, Forlì, Ravenna e Rimini, con San Marino, vengono aggregate all’Ispettoria. Le Case dell’Etiopia e dell’Eritrea sono costituite in Visitatoria. La comunità salesiana viene ritirata da Montechiarugolo (PR). 

Nel settembre 1999 si chiude l’attività scolastica a Fiesco (CR); mentre, a partire dal mese di settembre 2001, viene ritirata la Comunità da Faenza (RA). 

Nel 2001 si chiude l’attività della scuola Media di Maroggia. Con l’anno scolastico 2002-2003 la gestione e la direzione scolastica di Montechiarugolo viene assunta dall’Associazione “Lazzero”. Il 31 agosto 2003 viene ritirata la Comunità Salesiana da Reggio Emilia e la Parrocchia con l’Oratorio sono restituiti alla Diocesi. 

Il 15 agosto 2005 le Comunità della Lituania di Vilnius e Kaunas sono assegnate all’Ispettoria. 

Il 31 agosto 2010 viene ritirata la Comunità salesiana da Como. 

Nell’anno 2010 il Rettor Maggiore delibera il passaggio giuridico delle comunità di Vilnius e di Kaunas in Lituania alla Circoscrizione speciale del Piemonte e Valle d’Aosta e il passaggio giuridico della Comunità di Zurigo all’Ispettoria Meridionale. 

Il 1 settembre 2013 viene ritirata la Comunità salesiana da Codigoro. L’Ispettoria garantisce l’assistenza pastorale alle comunità parrocchiali fino al settembre 2015. 

Il 1 settembre 2019 la Comunità salesiana di Varese viene chiusa. La scuola è affidata ai laici. 

Nel settembre del 2020 si chiude la comunità salesiana di Castel de‘ Britti; la conduzione dell’attività del Centro di formazione Professionale è affidata ai laici. 

Il 31 agosto 2021 viene chiusa l’opera di Pavia e ad Arese si uniscono due comunità con un solo servizio pastorale. 

Il 23 ottobre si costituisce l’unità pastorale di Ravenna tra la Parrocchia dei Santi Simone e Giuda e la Parrocchia di san Pier Damiano. 

Il 18 luglio 2023 è approvato dal Consiglio Ispettoriale il Progetto OSAL (Opere Salesiane Affidate ai Laici) 

Il 1° settembre 2023 il Postnoviziato di Nave viene trasferito a Roma S. Tarcisio. 

L’Ispettoria ILE in cifre

Oggi l’Ispettoria “San Carlo Borromeo” conta 210 salesiani:

-      161 presbiteri

-      1 diacono

-      28 coadiutori (25 professi perpetui, 3 professi temporanei)

-      17 studenti

-      3 novizi

Tutti questi salesiani, accompagnati da numerosi laici e giovani nelle diverse Comunità Educativo-Pastorali (CEP), portano avanti una gran quantità di attività apostoliche, realizzate in:

-      38 scuole (5 primarie, 9 secondarie di primo grado, 15 licei e 9 istituti tecnologici)

-      1 scuola dell’infanzia

-      20 Centri di Formazione Professionale, con 11 specializzazioni;

-      8 convitti/internati

-      13 parrocchie

-      16 oratori/centri giovanili

-      1 comunità proposta/prenoviziato

-      26 ulteriori attività (case per ferie, cappellanie…)

La Famiglia Salesiana

Al servizio dei giovani più bisognosi presenti nel territorio di ILE, collaborano insieme ai salesiani anche diversi altri gruppi della Famiglia Salesiana. Nello specifico, secondo i dati più aggiornati:

–     le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA, con 34 centri e 512 consorelle);

–     Salesiani Cooperatori (26 centri e 711 soci);

–     Exallievi di Don Bosco (31 unioni e 2.864 iscritti);

–     Exallieve/i delle FMA (64 unioni e 2.554 iscritti);

–     Volontarie di Don Bosco (2 gruppi e 31 membri);

–     Associazione di Maria Ausiliatrice (6 gruppi e 130 membri);

–     Volontari con Don Bosco (1 gruppo con 2 membri);

–     la Comunità della Missione di Don Bosco (6 case con 80 membri);

–     le Salesiane Oblate del Sacro Cuore (2 centri e 2 religiose);

–     i Testimoni del Risorto (2 centri con 54 membri).

 

 

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