Durante la settimana, i parrocchiani hanno partecipato a momenti forti di spiritualità come la recita del Rosario e le Messe, a tre serate di concerti nella piazza Santa Maria Liberatrice e a diverse competizioni sportive presso l’oratorio. La chiusura della festa patronale si è tenuta domenica 25 maggio con la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Artime e concelebrata da don José Anibal Mendonça, Superiore della Visitatoria dell’Università Pontificia Salesiana (UPS), dai sacerdoti salesiani della comunità di Testaccio e da sacerdoti delle parrocchie e comunità religiose dei dintorni.
Durante l’omelia, il Cardinale Fernández Artime ha ricordato le numerose visite che, nel suo mandato di Rettor Maggiore, ha potuto fare nei santuari mariani di tutto il mondo. Ricollegandosi alla festa di Maria Ausiliatrice celebrata il giorno precedente, ha sottolineato: “Ieri [24 maggio] l’abbiamo celebrata come Aiuto dei Cristiani, oggi la celebriamo come Liberatrice. Questo significa che, di fronte a tutti i mali che possiamo incontrare, la Vergine Maria ci assicura che è sempre con noi per liberarci da ogni male”. Ha poi esortato i fedeli ad ascoltare il messaggio della Vergine Maria, che ci invita a seguire suo Figlio, concludendo: “Oggi, nel 2025, in questa chiesa, in questo quartiere, Gesù dice a Maria: ‘Madre, ecco i tuoi figli’ e a noi dice: ‘Ecco tua madre. Ascoltatela e prendetevene cura’”.
Dopo la Messa, la statua della Vergine Maria Liberatrice è stata portata in processione per le vie del quartiere Testaccio. I fedeli hanno accompagnato il corteo con la preghiera del Rosario e canti in onore della Vergine, mentre numerosi abitanti del quartiere si sono uniti alla processione, testimoniando il loro profondo legame con la Madre e Ausiliatrice, ed esprimendo già dai loro volti la gioia di partecipare e il fervore mariano.
Il successo della festa patronale è dovuto all’impegno della comunità, dei fedeli della parrocchia e del municipio di Testaccio, che ha voluto trasformare l’evento in una celebrazione condivisa da tutto il quartiere. Anche le autorità civili e militari locali hanno onorato la manifestazione con la loro presenza.
Per la cronaca, la chiesa di Santa Maria Liberatrice fu costruita su un terreno acquistato dalla Santa Sede durante il pontificato di Leone XIII (1878-1903) per erigere un grande edificio religioso. Nel 1904, Pio X riprese il progetto e lo affidò ai Salesiani di Don Bosco, già presenti nel quartiere con una struttura religiosa e scolastica. La chiesa fu consacrata nel 1908, durante il mandato di Don Michele Rua, primo successore di Don Bosco.
