Rudolf Lunkenbein nacque il 1° aprile 1939 a Döringstadt in Germania. Fin da adolescente la lettura delle pubblicazioni salesiane destò in lui il desiderio di essere missionario. Fu mandato in Brasile come missionario e fece il tirocinio pratico nella missione di Meruri, dove rimase fino al 1965. Venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1969 in Germania, scegliendo come motto: «Sono venuto per servire e dare la vita». Quindi ritornò a Meruri, accolto con grande affetto dai Bororo, che gli diedero il nome di Koge Ekureu (Pesce dorato). Partecipò nel 1972 alla fondazione del Consiglio Missionario Indigeno (CIMI) e lottò per la difesa delle riserve indigene. Il 15 luglio 1976 venne ucciso nel cortile della missione salesiana. Nell'ultima lettera aveva scritto: «Mamma, non c'è nulla di più bello che morire per Dio».
Simão Bororo, amico di padre Lunkenbein, nacque a Meruri il 27 ottobre 1937 e fu battezzato il 7 novembre dello stesso anno. Era membro del gruppo di Bororo che accompagnarono i missionari don Pedro Sbardellotto e il salesiano coadiutore Jorge Wörz nella prima residenza missionaria tra gli Xavantes, nella missione di Santa Teresina, negli anni 1957-58. Tra il 1962 e il 1964 partecipò alla costruzione delle prime case di mattoni per le famiglie Bororo di Meruri, diventando un muratore esperto e dedicando il resto della sua vita a questo mestiere. Fu mortalmente ferito nel tentativo di difendere la vita di padre Lunkenbein il 15 luglio 1976. Prima di morire perdonò ai suoi uccisori.
Questa notizia è stata accolta con grande gioia soprattutto dalle Ispettorie di Brasile Campo Grande e della Germania, dalla Famiglia Salesiana del Brasile, oltre che dalle diocesi di Barra do Garças (Mato Grosso) e di Bamberga (Germania). «La testimonianza martiriale di padre Rodolfo e dell’indigeno Simão Bororo – ricorda il Postulatore Generale per le Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, don Pierluigi Cameroni – uccisi mentre difendevano i diritti dei popoli indigeni, le loro terre e le loro culture, è profezia di giustizia, di impegno evangelico e stimolo ad essere custodi del creato, vivendo in armonia con la natura e in pace con tutti».
