India – Missione Eradicazione della Povertà: la creazione di reti tra Ispettorie guida il cambiamento nell’Asia Sud

24 Novembre 2025

(ANS – Nuova Delhi) – “Mission Poverty Eradication” (MPE – Missione Eradicazione della Povertà), l’iniziativa di punta dei Salesiani di Don Bosco nella Regione Asia Sud, sta dimostrando che la sua forza non risiede solo nella visione, ma anche nel suo modus operandi – un’intricata rete di squadre ispettoriali che lavorano in sinergia sotto una guida centrale. Con oltre 59.000 interventi documentati solo nel suo primo anno di attività, il progetto si sta rapidamente evolvendo in una potente rete di speranza, emancipazione e cambiamento sistematico.

Lanciato ufficialmente il 5 agosto 2024, il progetto MPE è nato dall’impegno della Conferenza degli Ispettori Salesiani dell’Asia Sud (SPCSA) in risposta all’appello del Capitolo Generale 28° e del Rettor Maggiore a dare priorità “ai più poveri, ai più abbandonati e indifesi”. L’iniziativa è strettamente in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare con l’obiettivo di “porre fine alla povertà in tutte le sue forme e ovunque”.

Don Biju Michael, Consigliere per la Regione Asia Sud, ha salutato l’iniziativa come una missione “carismatica, professionale, trasparente e basata sui dati”. “Siamo giustamente orgogliosi del nostro lavoro a favore dei poveri e promettiamo un impegno costante nei confronti dei giovani più poveri”, ha affermato nel rapporto annuale. “Andiamo avanti – insieme, con fede e fuoco – confidando nell'abbondante Provvidenza di Dio in ogni missione per i giovani più vulnerabili”.

Un progetto basato sui dati

Il primo anno di attività dell’MPE ha visto una straordinaria mobilitazione in 235 comunità salesiane, che ha portato all’inserimento di 59.776 dati per valutare l’attuale portata del servizio salesiano. Queste valutazioni hanno rivelato che:

- l’85% dei soggetti valutati è stato classificato come povero, molto povero o estremamente povero;

- il 71,6% ha meno di 25 anni, il che evidenzia la natura della missione incentrata sui giovani.

- Il 73,9% appartiene a fedi non cristiane, a dimostrazione della portata inclusiva e laica dell’iniziativa;

- Il 55,7% dei beneficiari sono donne, il che sottolinea una forte attenzione alla parità di genere.

- il 51,6% dei beneficiari viveva in aree rurali e il 10,9% in insediamenti informali urbani, il che testimonia anche un’attenzione specifica ai contesti con minori opportunità.

Decentralizzato, ma coordinato

Ogni Ispettoria ha nominato un Direttore Ispettoriale del Progetto (PPD, in inglese) e un Esecutivo di Progetto (PE), creando così una rete dinamica di base. Questa struttura ha consentito oltre 250 visite alle comunità e la formazione di quasi 1.000 salesiani e membri del personale solo nel primo anno. La diffusione è stata altrettanto solida, con 38 incontri con Direttori e leader, 29 sessioni con grandi gruppi di partecipanti e la produzione di 36 clip multimediali di sensibilizzazione e per ispirare iniziative collettive.

Alla guida del coordinamento vi sono don Biju Michael, Presidente dell’SPCSA, don Tony Pellissery, Coordinatore del progetto, e la signora Neha Joseph, Direttrice del progetto, che hanno svolto attività di tutoraggio nelle équipe ispettoriali, garantendo che gli sforzi locali rimangano sempre allineati con la più ampia missione generale. La loro leadership è stata fondamentale nel trasformare l’MPE in una rete ben unita in cui ogni Ispettoria contribuisce alla visione condivisa di sradicare la povertà.

Impegno 2030: Obiettivi operativi

Guardando al futuro, MPE ha fissato obiettivi ambiziosi, ma fondati nell’ambito del suo quadro “Impegno 2030”:

- 200.000 giovani da formare e impiegare nelle competenze professionali (178.000 già impegnati)

- 50.000 famiglie da accompagnare perché conseguano redditi sostenibili (35.100 già impegnate)

- aiutare 20.000 individui ad uscire dalla soglia di povertà internazionale (13.430 già impegnati)

- accompagnare 50.000 giovani che non frequentano la scuola fino al completamento degli studi

Sono già stati formati e impiegati 43.046 giovani, mentre 11.331 giovani che non frequentano la scuola hanno ripreso gli studi, prova evidente che la missione non è semplicemente ambiziosa, ma efficace.

Un modello per lo sviluppo basato sulla fede

La revisione annuale “Rewind 2025” tenutasi a Bangalore ha riunito 55 rappresentanti di tutte le Ispettorie per riflettere sui progressi e tracciare la strada da seguire. La valutazione scientifica del Dott. Henry J. Rozario ha evidenziato sia i risultati ottenuti sia le sfide, offrendo una tabella di marcia per perfezionare il modello salesiano per la riduzione della povertà.

Fede e strategia in azione

Man mano che le sinergie interispettoriali si approfondiscono e l’impegno di base si espande, l’MPE sta emergendo come un faro di sviluppo guidato dalla fede – dove la compassione è accompagnata dai dati e la solidarietà è rafforzata dalla strategia.

Nelle parole di don Michael: “Alimentati dall’elevazione dei poveri da parte di Dio, dal sacrificio di Gesù sulla Croce e dall’opzione preferenziale di Don Bosco per i poveri, andiamo avanti con rinnovato zelo”.

Fonte: Don Bosco South Asia

InfoANS

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