Perù – Il “Diario 80”: l’ultimo diario perduto di don Bolla

08 Gennaio 2020

(ANS – Kuyuntsa) – “Don Luis Bolla è stato uno dei grandi missionari degli ultimi tempi”, ebbe a dire don Giovanni Bottasso, recentemente scomparso. Il 22 ottobre 2018 la casa editrice “Abya Yala/UPS” dell’Ecuador ha presentato i 14 volumi che contengono la testimonianza di 50 anni di vita missionaria di don Bolla. Ma quegli scritti arrivano fino al 2012. Mancava un quaderno per concludere la vita di questo missionario, morto il 6 febbraio 2013. Qualche mese fa, don Diego Clavijo, missionario salesiano a Kuyuntsa, è riuscito a localizzare il “Diario 80”. “È una storia meravigliosa del popolo che ha amato e a cui ha donato tutta la sua vita”.

Dopo sei anni è stato trovato l’ultimo diario di don Luis (Luigi) Bolla. Don Vicente Santilli, SDB, ha in suo possesso il quaderno originale, conservato nell’Ispettoria “Santa Rosa” del Perù. Don Clavijo, che ha lavorato con don Bolla per diversi anni, ha trovato il diario con il semplice titolo “80 Kuyuntsa”: dopo 79 diari scritti a mano da Yankuam’ (termine con cui gli indigeni Achuar chiamavano don Bolla, e che significa “Luce del Crepuscolo”), oggi è possibile leggere anche l’ultimo, che permette di partecipare alle sue profonde riflessioni di fede e sull’opera del popolo Achuar.

“In questo momento i Popoli Indigeni della giungla si sono organizzati – inizia don Bolla nel diario –. La scuola veramente bilingue e biculturale è fondamentale per i Popoli Aborigeni per entrare nella storia ed essere stimati”.

Ogni sera, alla luce di una candela, don Yankuam’ scriveva in un quaderno della sua vita con gli Achuar, sul suo lavoro pastorale e nel campo, sui suoi viaggi, raccontava aneddoti delle nuove avventure di ogni giorno; ma, soprattutto, interiorizzava la sua fede e il suo modo di percepire una realtà complessa nella quale si inseriva naturalmente sempre più.

Don Bolla ha scritto fino all’ultimo giorno in cui era cosciente. I suoi ultimi testi, stampati con la sua stessa grafia, sono stati scritti durante gli Esercizi Spirituali del 2013 nella casa di ritiro di Chosica (Perù), quando un’improvvisa ischemia cerebrale lo sorprese nella sua stanza, il 6 gennaio. Non si riprese più e morì il 6 febbraio 2013.

Il “Diario 80”, scritto a mano, ci dà i suoi ultimi pensieri sul ritiro di quell’anno, che sembra la sua preparazione alla vita eterna. Prende appunti dagli interventi e, come se sapesse che quel giorno sarebbe dovuto partire per la clinica, scrive: “Gesù, resta con me e con tutti noi, perché sta calando la sera”.

Quest’ultimo diario è stato trascritto dall'équipe dell’Archivo Storico di Quito, sotto la direzione di don Juan (Giovanni) Bottasso, che prima di morire e raggiungere in Cielo il suo amico don Bolla è riuscito a lasciare in eredità questa preziosa opera.

Angélica Almeida, Ecuador

InfoANS

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