(ANS – Piura) – In mezzo a un disastro di tale portata, tra morte e desolazione, ci sono anche storie di solidarietà e di aiuto alle persone che hanno perso tutto. I numeri del disastro salgono ogni giorno. Oggi si può dire che ci sono più morti, più dispersi, più case distrutte, più villaggi isolati… Ma proprio per questo è il momento di agire in favore dei poveri che hanno perso tutto. “Quelli erano i miei sforzi di 20 anni di lavoro” racconta un pover’uomo. “Ho perso il denaro che avevo messo da parte per un intervento agli occhi – dice piangendo una signora di 80 anni –. Ora non ho più nulla, l’alluvione si è presa tutto”. Per tutta questa gente la “Fondazione Don Bosco” continua a lavorare e gestire i soccorsi, sotto il motto: “Dammi una mano, Perù”.

(ANS – Mandalay) – Il centro salesiano “Don Bosco Friend of Youth” (Don Bosco Amico della Gioventù) di Mandalay fornisce riparo, cibo, assistenza sanitaria ed educazione formale e non formale a decine di ragazzi. Nell’ambito delle sue attività il responsabile dell’opera, don Peter Myo Khin, va con i suoi collaboratori nelle stazioni ferroviarie e degli autobus per incontrare e quindi aiutare i bambini e ragazzi che vivono per le strade di Mandalay, la seconda città più grande del paese.