Italia – Proseguono a Genova le celebrazioni per il 150° anniversario della prima Spedizione Missionaria Salesiana

12 Novembre 2025

(ANS – Genova) – Da lunedì 10 a mercoledì 12 novembre 2025, anche Genova, insieme a Torino-Valdocco, è impegnata nelle solenni celebrazioni per il 150° anniversario della prima Spedizione Missionaria Salesiana. Don Sergio Pellini, Direttore dell’opera salesiana di Genova Sampierdarena, afferma: “La riconoscenza è la prima emozione che si prova. Ma si sente anche un senso di responsabilità, dato dal dover tramandare ai posteri, con entusiasmo, passione e sacrificio, la fedeltà al sogno di Don Bosco: continuare a dare attenzione ai ragazzi e priorità all’ambito educativo”.

Tra storia e attualità

Come 150 anni fa, il Porto Antico di Genova ospita i missionari salesiani. Da qui l’11 novembre 1875, a bordo del piroscafo Savoie, salparono verso la lontana Argentina i primi dieci figli spirituali di san Giovanni Bosco, dopo aver ascoltato il suo messaggio: “Cercate anime, non danari, né onori, né dignità”.

In questo stesso luogo, al mattino di oggi, mercoledì 12 novembre, i nuovi missionari della 156a Spedizione Missionaria Salesiana si sono imbarcati su un battello fino a La Lanterna, il faro portuale del capoluogo ligure, rinnovando il mandato della Congregazione e tessendo un filo con i confratelli che partirono nel primo viaggio per trasmettere il Vangelo e l’amore di Dio ai più giovani, poveri e bisognosi di Buenos Aires.

Questo tragitto dal Porto Antico è uno degli atti conclusivi delle celebrazioni per il 150° anniversario della Prima Spedizione Missionaria Salesiana.

Le celebrazioni

Dopo gli appuntamenti già celebrati dei giorni scorsi – la proiezione di alcuni documentari missionari, nella serata di lunedì 10 e la veglia di preghiera in musica di martedì 11 – nella giornata di mercoledì 12 il programma ha previsto, dopo il percorso in nave alla Lanterna, lo svelamento di una lapide commemorativa della Prima Spedizione Missionaria Salesiana alla presenza del Rettor Maggiore della Congregazione Salesiana, Don Fabio Attard, e della Superiora Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola; poi la  Messa nella parrocchia salesiana; e infine l’inaugurazione del Museo delle Spedizioni Missionarie.

Il nuovo museo

Proprio il museo è uno dei cardini nel progetto di trasmissione ai posteri dell’eredità missionaria salesiana. Lo spiega bene don Pellini, già direttore generale della Tipografia Vaticana – Editrice “L’Osservatore Romano” e cappellano della Direzione dei servizi di sicurezza e protezione civile dello Stato della Città del Vaticano.

“La prima parte sarà dedicata al soggiorno di Don Bosco a Genova e si potrà visitare la sua stanza – anticipa il salesiano –. È stato qui 49 volte, ha pregato, riflettuto e progettato, compiendo un grande lavoro di discernimento e preparazione della nuova frontiera: le spedizioni missionarie salesiane”.

In un altro spazio saranno esposti dei suoi oggetti, come il cappello e le lettere autografe inviate ai benefattori che l’aiutarono nello sviluppo dell’opera salesiana, i paramenti liturgici e la croce missionaria.

Altre due stanze sono state allestite per ricordare il capo della prima spedizione missionaria, nonché primo vescovo e cardinale salesiano, Giovanni Cagliero, e al primo direttore dell’Istituto “Don Bosco - Genova Sampierdarena”, Don Paolo Albera, che diverrà poi il II Successore di Don Bosco.

Il percorso all’interno del museo si concluderà con la mostra incentrata sulle attuali missioni nelle 137 nazioni nelle quali sono impegnati i missionari salesiani.

“Oggi più che mai, la presenza è importante. La nostra Congregazione non si tira mai indietro, anche sui fronti più complessi – conclude don Pellini –. Dare forza e coraggio ai giovani, incoraggiandoli a guardare il futuro con fiducia, è ciò che viene chiesto a ogni missionario salesiano”.

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