Benin – La Diocesi di Cotonou impegnata per una Pastorale Giovanile rinnovata

09 Giugno 2025

(ANS – Cotonou) – Riuniti per una sessione di formazione, lo scorso 27 maggio, presso l’Istituto “Père Aupiais” di Cotonou, circa quaranta cappellani e Animatori giovanili delle organizzazioni dell'Infanzia Missionaria e Giovanile della Diocesi di Cotonou si sono incontrati per riflettere sulle tematiche relative alla Pastorale Giovanile. L'iniziativa è stata promossa dalla Scuola Diocesana di Iniziazione Teologica e Pastorale (EITP).

Nel suo discorso di apertura, don Rodrigue Gbedjinou, Direttore dell'EITP, ha sottolineato l'importanza per i partecipanti di prendersi il tempo di porsi le domande giuste e trovare risposte pertinenti. Ha sottolineato in particolare la necessità di riflettere su ciò che la Chiesa può ancora offrire ai giovani di oggi.

Successivamente, il Dott. André Alihonou, Psicologo Clinico, ha introdotto i partecipanti al mondo dei giovani e degli adolescenti. Forte della sua esperienza e delle sue conoscenze professionali, lo psicologo ha invitato l'assemblea a riscoprire la propria identità adolescenziale per poterli ascoltare e servire. "L’adolescenza è un periodo complesso, ricco di opportunità di sviluppo personale e di grandi sfide legate alla ricerca di identità, autonomia e relazioni sociali", ha sottolineato lo specialista. Ecco perché, secondo il relatore, è importante comprendere queste dimensioni per supportare al meglio i giovani in questa fase cruciale della loro vita.

Il dottor Alihonou, inoltre, ha invitato i partecipanti ad imparare ad ascoltare gli adolescenti e ad avere fiducia in loro. Crede giustamente che sia necessario educare le comunità in modo diverso, perché "adolescenti e giovani si aspettano che sacerdoti e cappellani siano dei modelli, punti di riferimento e mediatori per loro durante il loro percorso verso la maturità".

Dopo l'intervento dello psicologo, suor Marcelle Aholou, sociologa e membro della Congregazione delle Vergini Consacrate della Diocesi di Cotonou, ha illustrato il rapporto dei giovani di oggi con la fede e la Chiesa.

Secondo suor Marcelle, questo rapporto è ambivalente. Da un lato, alcuni giovani percepiscono la Chiesa come un luogo di fraternità, sostegno e fede autentica. Dall'altro, molti si sentono distanti da essa, o addirittura in disaccordo con i suoi valori e le sue pratiche.

È quindi con questa osservazione in mente che suor Marcelle ha spiegato che la Chiesa di oggi è invitata a:

- impegnarsi a spiegare ai giovani temi legati alla fede e alla Chiesa;

- accompagnare i giovani nel rispondere alle tante domande che si pongono e che per loro hanno senso in un momento di scambio e dialogo;

- insegnare la dottrina sociale della Chiesa;

- offrire ai giovani un'autentica testimonianza di fede e di amicizia;

- incoraggiare l'accompagnamento spirituale;

- promuovere iniziative imprenditoriali;

- utilizzare i social network per raggiungere i giovani;

- sviluppare forme di espressione della fede;

- istituire forme di sostegno per i giovani.

“I giovani si aspettano che la Chiesa sia più aperta e impegnata socialmente, capace di adattarsi alle realtà contemporanee, ma anche tollerante e capace di rispondere alle loro preoccupazioni e di aiutarli a prosperare”, ha concluso la religiosa.

È in questa dinamica ricerca di soluzioni che è intervenuto don Joseph Basson, Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria “Nostra Signora della Pace” dell’Africa Occidentale Nord (AON). Il salesiano ha aiutato a compiere scelte pastorali concrete, coraggiose e innovative. Queste scelte, basate sul modello salesiano di Pastorale Giovanile che ha come punto di riferimento Cristo Buon Pastore, devono rispondere alle attuali aspirazioni dei giovani.

Don Basson ha sviluppato le sue riflessioni attorno a tre modelli di pastorale innovativa: il modello catechetico-pastorale, il modello scolastico-pastorale e il modello oratoriano ereditato da San Filippo Neri e San Giovanni Bosco. Ha sottolineato che questi modelli richiedono non solo un'attenta pianificazione, ma anche risorse umane e finanziarie.

Infine, don Basson ha elencato una serie di attività (sportive, culturali e accademiche) della Pastorale Giovanile salesiana che potrebbero aiutare l'assemblea ad adattare lo stile tradizionale alle esigenze dei giovani e degli adolescenti di oggi. In altre parole, la Pastorale Giovanile deve adattarsi ai tempi che cambiano e alle esigenze dei giovani.

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