Bielorussia – Celebrazione festosa per il Centenario di presenza salesiana nel Paese

21 Ottobre 2021

(ANS – Minsk) – Grazie al primo sacerdote salesiano, Ludwik Gostylla, che arrivò in territorio bielorusso, nel 1921, per gettarvi i semi del carisma di Don Bosco, la generazione contemporanea dei Figli spirituali del Santo dei Giovani ha la possibilità unica di celebrare, in questo 2021, i 100 anni di presenza salesiana nel Paese. E sabato 16 ottobre, a Minsk, quest’importante ricorrenza è stata festeggiata con un ricco programma.

Le attività sono iniziate con un simposio storico cui hanno preso parte molte autorità della Chiesa cattolica in Bielorussia, salesiani, sacerdoti e rappresentanti di altre comunità religiose, membri della Famiglia Salesiana, animatori, giovani e rappresentanti di ogni parrocchia salesiana in Bielorussia.

In apertura dei lavori, il Superiore della Delegazione ispettoriale della Bielorussia – appartenente all’Ispettoria di Polonia-Varsavia (PLE) – don Viktor Haidukevich, ha salutato il pubblico dicendo: “Questo centenario risveglia molti sentimenti ed emozioni, dalla gioia dell’inizio del carisma salesiano alle sofferenze sulla via della croce vissute durante le terribili guerre e i sistemi totalitari, e passando per la rinascita della fede cattolica arriva fino ad oggi, quando noi, la moderna generazione di Salesiani, con gratitudine e speranza certa continuiamo a scrivere la storia, su una base forte e solida!”

Successivamente, è stato proiettato il video di congratulazioni registrato da Roma dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, che ha riempito di gioia tutti i presenti. Nel suo messaggio il X Successore di Don Bosco ha parlato del centenario come occasione per coltivare la gratitudine – “Diciamo un ‘grazie’ a Dio che si concretizza in un ‘grazie’ a tante persone che hanno dato il meglio di sé per seminare il carisma in una terra che l’ha accolto con tanto affetto” –; e come un’opportunità e per costruire il presente e sognare un futuro pieno di speranza, camminando insieme alla Chiesa locale, nello stile di Don Bosco.

Quindi è stata data lettura anche ai messaggi augurali inviati anche dall’Ispettore PLE, don Tadeusz Jarestky, SDB, e dal vescovo della diocesi di Hrodno, mons. Aleksandr Kashkevich. Anche i vescovi delle altre diocesi si sono congratulati e hanno espresso il grande significato di questo centenario, non solo per la Società Salesiana, ma anche per tutta la Chiesa cattolica in Bielorussia.

Dopo alcuni interventi sulle condizioni di vita e di apostolato della presenza salesiana in Bielorussia negli ultimi 100 anni, è stato anche mostrato un video realizzato dai salesiani in collaborazione con la TV bielorussa che ripercorre la storia dei 100 anni dei Figli di Don Bosco in quella terra.

E dopo aver ringraziato gli organizzatori del simposio, don Haidukevich ha concluso sottolineando la responsabilità che questa presenza centenaria comporta per i salesiani di oggi: “Sull’esempio di Don Bosco, il salesiano deve essere un portatore di speranza, una fonte di ottimismo e di gioia, anche nelle varie difficoltà e problemi”; e ha ricordato le due fonti a cui attingere: “Un sostegno affidabile nella realizzazione della nostra missione è una sincera devozione all’Eucaristia e a Maria”.

La seconda parte delle celebrazioni si è realizzata nell’arcicattedrale della Santa Vergine Maria, dove il Nunzio Apostolico nel Paese, mons. Ante Jozic, ha presieduto l’Eucaristia.

Questi, nell’omelia, ha ricordato ancora una volta la storia della presenza salesiana in Bielorussia e ha raccontato i suoi periodi difficili e gioiosi. E, rivolto ai salesiani oggi attivi nel Paese, ha detto: “Cari fratelli salesiani, vi invito ogni giorno a riscoprire il carisma, a vivere in comunità, ad individuare i veri bisogni della gioventù di oggi, delle comunità parrocchiali affidate alle vostre cure! Vi invito ad agire in unità per la Chiesa e a ravvivare il mondo in Cristo, perché diventi migliore, più giusto e fraterno!”.

Un altro momento significativo è stato vissuto durante l’offertorio, quando all’altare sono stati portati una targa commemorativa in marmo con i nomi di tutti i salesiani che hanno lavorato sul territorio della Bielorussia dal 1921 al 2021, che verrà fissata al muro della chiesa di San Giovanni Bosco a Minsk; ed una capsula del tempo con un messaggio che la Famiglia Salesiana consegna ai posteri e che sarà aperta tra altri 100 anni.

Al termine della Messa c’è stato ancora tempo per dei messaggi di ringraziamento ai salesiani da parte di alcune Figlie di Maria Ausiliatrice, dei Salesiani Cooperatori, dei membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) e di alcuni giovani. E il presule salesiano mons. Aliaksandr Yasheusky, vescovo ausiliare di Minsk-Mohilev, ha anche aggiunto che la celebrazione del centenario non deve essere un mero segno di orgoglio, quanto un’occasione di gratitudine per il passato e di slancio per il futuro: “Ci aiuterà a tracciare il cammino per il futuro, affinché il nostro carisma sia una vera manifestazione dell’amore di Dio per tutti coloro che entrano in contatto con le nostre parrocchie, gli oratori, i nostri centri giovanili”.

In conclusione, mons. Jozic ha consegnato a don Haidukevich la Medaglia di Papa Francesco e ha effuso la benedizione su tutti i salesiani, augurando loro un fruttuoso servizio per i prossimi 100 anni.

Il giorno successivo le celebrazioni del Centenario si sono svolte in tutte le parrocchie salesiane nel Paese.

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