di Gian Francesco Romano
Dopo aver concelebrato con l’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, la messa centrale del mattino, nel pomeriggio, come da tradizione, il Rettor Maggiore ha presieduto la concelebrazione eucaristica per la Famiglia Salesiana e i giovani, partecipata da circa 8000 persone.
Il X Successore di Don Bosco ha richiamato il suo recente viaggio in Messico e il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Guadalupe. “Al colle del Tepeyac Maria portava Gesù in grembo, non per se stessa, ma per darlo a conoscere. Qui, a Valdocco, in questo magnifico quadro del Lorenzone dipinto secondo le ispirazioni di Don Bosco, Lei porta il bambino in braccio dandolo, mostrandolo, rendendolo manifesto” ha osservato Don Á.F. Artime.
Ovunque si è fatta presente, la Vergine ha sempre portato un messaggio di vicinanza e aiuto, perché gli uomini e le donne possano vivere: più radicati nel Vangelo del suo Figlio (“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”); più attenti alla sua Parola (“Fate quello che vi dirà”); e più disponibili alla sua volontà: (“Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”).
Sostenuti dalla fiducia in Maria, il Rettor Maggiore ha pertanto invitato tutti i membri della Famiglia Salesiana a ringraziare Dio per il dono della loro vocazione e per l’esempio dei fondatori, e non ha mancato di esprimere gratitudine in particolare per il centenario della fondazione dell’Istituto Secolare delle Volontarie di Don Bosco.
A seguire, aperta dalle delegazioni dei numerosi oratori, scuole e centri della Famiglia Salesiana del Piemonte, d’Italia e di tutto il mondo, si è aperta la solenne processione di Maria Ausiliatrice: 50.000 persone hanno omaggiato la “Madonna di Don Bosco” con canti e preghiere. “Si sentiva la fede di tutti e di ciascuno” ha commentato il Rettor Maggiore su Facebook.